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Toprak è stato di parola e lascia Misano da trionfatore. Il turco della BMW ha vinto tutto e non solo le tre gare, come aveva promesso, ma anche la Superpole.
Un dominio imbarazzante per la Ducati, che sulla sua pista di casa si è dovuta accontentare dei due gradini più bassi del podio, con Nicolò Bulega e Alvaro Bautista.
L’italiano ci ha provato ed è stato l’ultimo ad alzare bandiera bianca, mentre lo spagnolo è apparso in netta difficoltà, ed alla fine ha limitato i danni portando a casa il terzo posto. Nei primi giri uno scatenato Bulega era riuscito a tenersi dietro Razgatlioglu, ma il suo vantaggio scendeva costantemente e all’ottavo passaggio, alla curva della quercia, il talento turco si è portato al comando e la lotta per la vittoria è finita li.
Una volta davanti Toprak ha tenuto un ritmo troppo alto per tutti i suoi avversari e nella passerella finale si è anche tolto lo sfizio di tagliare il traguardo in wheeling. Bulega ha fatto tutto quello che poteva fare ma lo strapotere del campione del mondo 2022 è stato netto e a proposito di 2022 era dalla gara di Mandalika di quell’anno che Toprak non piazzava una tripletta. Bene Bulega, anche perché non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di un debuttante, ma male Bautista.
Lo spagnolo è apparso in grande difficoltà e ha dovuto stringere i denti per portare a casa il terzo posto ai danni di un costante e Alex Lowes, che conferma la prestazione fornita nella Superpole Race di questa mattina. Dietro all’inglese della Kawasaki c’è una fila di tre piloti italiani. Andrea Locatelli ha fatto come sempre un ottimo lavoro ma gli è mancato il guizzo che gli avrebbe permesso di stare lottare per il terzo posto. Difficile trovare le parole per Danilo Petrucci che ieri aveva concluso al nono posto e questo pomeriggio ha salutato i suoi sostenitori con un’incredibile sesta posizione, nonostante il dolore ed i suoi conseguenti limiti fisici.
Con il suo settimo posto Axel Bassani dimostra di iniziare a dare del tu alla sua Ninja, almeno sulla pista di casa, ma attendiamo tracciati più ostici prima di cantare vittoria. Remy Gardner chiude ottavo e precede Iker Lecuona che sembra poter fare il miracolo di rendere competitiva la Honda CBR, cosa che non riesce invece a Xavi Vierge, caduto assieme a Garrett Gerloff al decimo giro.
Anche se acciaccato Jonathan Rea conclude al decimo posto, davanti ad un deluso e deludente Andrea Iannone. Il pilota di Vasto era scattato come un missile al via, ma in pochi giri è stato riassorbito dal gruppo ed è via via scivolato sino all’undicesimo posto finale.
Gara da dimenticare per Michael Ruben Rinaldi. Il pilota del Team Motocorsa è caduto nelle prime curve, si è rialzato e ha tagliato il traguardo in sedicesima posizione. E’ andata peggio a Michele Pirro, scivolato all’ultimo giro. Oltre al collaudatore della Ducati ed al già citato Vierge, non hanno visto la bandiera a scacchi anche Adam Norrodin, Dominique Aegerter e Michael Van der Mark