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Non è l’anno di Alvaro Bautista. Come se non bastassero i sette chili di penalità e le difficoltà che quest’anno lo spagnolo incontra con la sua Panigale V4, anche la sfortuna oggi ci ha messo lo zampino e un contatto con Danilo Petrucci alla prima curva subito dopo il via, lo ha fatto cadere assieme al ternano nella sabbia della via di fuga.
I due hanno trascinato fuori anche l’incolpevole Andrea Iannone che è riuscito a restare in equilibrio e a continuare la gara nelle ultime posizioni. Persi in pratica tre dei protagonisti, la gara è inizialmente vissuta sul tentativo di fuga di Nicolò Bulega, con l’ingombrante presenza di Toprak Razgatlioglu immediatamente alle sue spalle.
Al quinto giro il turco della BMW ha rotto gli indugi e la lotta per la vittoria è finità li. Al contrario di quanto è successo in altre occasioni il vantaggio di Toprak non è salito molto, ed alla fine il rookie della Ducati gli ha ceduto per poco più di tre secondi, ma senza mai riuscire ad impensierire il leader del campionato che ora può vantare 64 punti in più di Nicolò e ben 104 più del campione del mondo uscente.
Senza due dei protagonisti, con Iannone nelle retrovie e Razgatlioglu e Bulega saldamente ai primi due posti, l’unico dubbio era quello relativo alla terza posizione, inizialmente occupata da Michel Van der Mark, che però al tredicesimo passaggio doveva cedere ad Andrea Locatelli, che è così riuscito portare a casa il diciassettesimo podio in Superbike. Successivamente l’olandese veniva superato anche da Remy Gardner, e tagliava il traguardo al quinto posto.
Gara in rimonta per Jonathan Rea che solo nei giri finali è riuscito ad avere la meglio su Michael Ruben Rinaldi. Il pilota del Team Motocorsa ha colto al volo l’occasione di ripetere il suo miglior risultato sdi tagione, chiudendo al sesto posto come in Australia, ma la speranza è che per lui questo sia un punto di partenza e non di arrivo.
Dopo essere uscito nella sabbia, Iannone non si è dato per vinto ed ha rimontato sino all’ottavo posto finale, davanti ad Alex Lowes. La gara dell’inglese della Kawasaki è stata condizionata da una falsa partenza per la quale è stato penalizzato con un doppio long lap.
Decima e undicesima le due Honda rispettivamente con Iker Lecuona e Xavi Vierge. Le due BMW “private” di Garrett Gerloff e Scott Redding concludono subito dietro alle due Honda, con l’inglese penalizzato con un long lap per aver tagliato la prima variante senza poi cedere la posizione.
Gara da dimenticare per Axel Bassani che è scivolato proprio all’ultimo giro mentre occupava la tredicesima posizione.
Non ha preso il via Sam Lowes che si è fratturato la clavicola sinistra nella caduta della quale è stato vittima nella Superpole Race.