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Anche in Repubblica Ceca Toprak Razgatlioglu è riuscito a piazzare una incontrastata tripletta. Siamo esattamente a metà del campionato ma al di la dei punti che il turco può vantare in classifica nei confronti dei propri avversari, la facilità con la quale conquista le proprie vittorie lascia poco spazio all’incertezza per quanto riguarda la conquista del titolo mondiale.
Al di la dei risultati di Toprak, anche le altre BMW iniziano a mettere la testa fuori dall’acqua e se a Donington era stato Scott Redding a sfiorare il podio, qui a Most lo ha fatto Van der Mark che ha però dichiarato che per vincere con la M1000RR bisogna guidare come fa il suo compagno di squadra e che per questo sta modificando il proprio stile di guida. Comunque sia, finora ora solo la BMW numero 54 è salita sul podio, mentre in casa Ducati esistono alternative valide agli ufficiali come hanno dimostrato Danilo Petrucci e Andrea Iannone in Gara1.
A Most anche la Kawasaki con Alex Lowes e la Yamaha con il nostro Andrea Locatelli sono riusciti a concludere nelle prime tre posizioni, ma entrambe le case non sembrano in grado di impensierire la casa italiana e quella tedesca.
Come sempre l’unica non pervenuta è la Honda che si può comunque consolare con la vittoria alla 8 ore di Suzuka.
Anche a Most il pubblico (nelle tre giornate) ha superato le 50.000 presenze, grazie anche all’effetto Toprak osannato dai molti turchi provenienti dalla vicina Germania.
Tra due settimane si replica a Portimao dove lo scorso anno Alvaro Bautista beffò Razgatlioglu all’ultima curva, ma il turco ha già affermato che questa volta sarà la musica sarà diversa.
Ecco i nostri voti ai protagonisti del sesto round SBK che si è disputato in Repubblica Ceca.
Terza doppietta consecutiva per uno dei talenti più genuini che abbia mai espresso il motociclismo. Giro veloce in Superpole e dominio assoluto in tutte e tre e gare. Come se non bastasse i suoi avversari gli rendono la vita ancora più facile con errori e cadute.
Solo un’errata scelta di pneumatici gli impedisce di conquistare tre secondi posti su tre. Sia in gara che in campionato è l’unico che riesce ad impensierire Toprak, con un talento ed una determinazione che sembrano impossibili per un debuttante.
Un weekend difficile il suo, costellato di errori e cadute, condite con una buona dose di sfiga. Non è il suo anno e si vede. L’unico lato positivo, e se verrà confermato a Portimao potrebbe essere la svolta per la sua stagione, è che finalmente lo spagnolo ha ritrovato il feeling con la sua Panigale V4. Tardi per il titolo mondiale, ma non per eventuali confronti ravvicinati con il funambolo turco.
Terzo in Superpole e nella gara sprint, l’inglese della Kawasaki scivola in Gara1 e parte in anticipo in Gara2. Due errori che ci possono anche stare in una stagione, ma che non devono essere ripetuti.
Lotta nel gruppo degli inseguitori nelle prime due gare e nella terza è bravo ad approfittare degli errori dei suoi avversari per portare a casa il suo terzo podio stagionale e confermarsi il miglior pilota Yamaha.
Parte alla grande con un secondo posto in Superpole ed un terzo in Gara2, ma poi non brilla nella gara corta ed è sfortunato in Gara2. I suoi risultati sono spesso altalenanti, ma non dimentichiamoci che corre in una squadra privata e che è al rientro dopo una lunghissima sosta (forzata).
Su una delle sue piste preferite il ternano conquista un fantastico podio in Gara1 e lo sfiora nella Superpole Race. Avrebbe molto probabilmente portato a casa un buon risultato anche nella gara lunga della domenica se la sfortuna (o Gardner) non ci avesse messo lo zampino. Sono curioso di vedere cosa potrà fare quando la spalla sarà completamente guarita.
Proprio quando sembrava su punto di affogare, con un colpo di coda il pilota del Team Motocorsa torna in top ten e chiude Gara2 a lsettimo posto. E può certamente fare ancora meglio.
Quinto in Superpole e nelle prime due gare, l’australiano sporca un weekend positivo innescando la carambola della prima curva di Gara2.
Inizia malissimo con un quindicesimo posto in Superpole che condiziona le sue prime due gare. E’ decimo in quella di sabato, ottavo nella sprint e sesto in Gara2. La crisi sembra attenuarsi, ma ancora non ci siamo.
Proprio come Rea affonda in Superpole ed è solo nono nelle prime due gare. Segnali di risveglio arrivano nella gara lunga della domenica, ma dal compagno di squadra di Toprak ci aspettiamo molto di più. Sta cambiando il suo stile di guida e quindi lasciamogli ancora un po di tempo.