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Dopo averci abituato a lunghe pause, l’assurdo calendario del WorldSBK ci propone ora due gare in fila e dall’Inghilterra le squadre si sono spostare in fretta e furia in Repubblica Ceca.
Sarà il quarto anno che le derivate dalla serie corrono sul tracciato di Most e nei tre anni precedenti a farla da padrone è stato proprio Toprak Razgatlioglu che può vantare 5 vittorie e 8 podi su nove gare disputate e l’en plein gli è stato negato da una gomma posteriore che lo scorso anno in Gara2 non ha resistito alle sollecitazioni alle quali il funambolo turco l’aveva sottoposta. Nel caso di un’ennesima tripletta Razgatlioglu raggiungerebbe il traguardo delle 50 vittorie in Superbike.
Visto quanto è successo a Misano e a Donington tutto fa pensare ad un ennesimo dominio de pilota BMW, che però ovviamente dovrà fare i conti con un nugolo di avversari ad iniziare dai piloti ufficiali Ducati. Alvaro Bautista (ad un passo dal podio numero 100) ha vinto due volte su questa pista ed è salito 5 volte sul podio. Se dovesse riuscire a fare una buona Superpole e a partire davanti potremmo assistere ad una bella lotta tra i due colossi turco e spagnolo, magari con l’inserimento di Nicolò Bulega che però non ha mai corso qui con una Superbike.
I due principali avversari di Toprak non possono permettersi il lusso di perdere altri punti nei suoi confronti perché la classifica inizia a sorridere al pilota turco che ha già 41 punti di vantaggio su Bulega e 55 su Bautista.
Parlando di Ducati anche Danilo Petrucci, due volte sul podio di Most, va certamente tenuto in considerazione. La sua spalla destra sta guarendo, ma bisogna vedere come si comporterà su questa pista, che richiede un grande impegno fisico. Andrea Iannone, che in Inghilterra si era dovuto ritirare in Gara2 a causa di un dolore al braccio destro, sarà regolarmente in pista sperando che il problema non torni a farsi vivo.
La pista della Repubblica Ceca non è mai stata favorevole alla Kawasaki, nemmeno quando Rea andava regolarmente a podio. Il rigenerato Alex Lowes ed il nostro Axel Bassani proveranno a sovvertire i pronostici, ma bisognerà vedere quanto la rinnovata Ninja possa essere competitiva sul corto tracciato ceco.
A Donington abbiamo assistito al ritorno nelle parti alte della classifica di Scott Redding e Jonathan Rea, ed in questo fine settimana scopriremo se la loro “rinascita” è stata principalmente dovuta alla pista di casa, o se invece Redding è finalmente in grado di sfruttare la M1000RR e Rea ha trovato quel feeling con la R1 che sino ad ora era mancato. Nei tre anni precedenti il sei volte campione del mondo qui ha vinto una volta ed ha ottenuto sette podi. L’inglese invece vanta una vittoria con la Ducati, e quattro podi (uno solo con BMW).
Restiamo in casa Yamaha perché anche ad Andrea Locatelli si trova a proprio agio sul tortuoso tracciato ceco, dove nel 2021 è riuscito a salire sul terzo gradino del podio. Concludiamo la carrellata sui piloti italiani parlando di Michael Ruben Rinaldi, con la speranza che il pilota del Team Motocorsa riesca a sfruttare il suo talento e a riportare in alto la Panigale V4 di Lorenzo Mauri.
Diamo un’occhiata alle gomme perché assieme a Phillip Island quello di Most è il tracciato più ostico per gli pneumatici e di conseguenza Pirelli questo weekend metterà a disposizione dei piloti una SC1 posteriore di sviluppo, più robusta (soprattutto per Toprak…..). All’anteriore verranno proposte la SC1 e la SC2 mentre al posteriore oltre alla già citata nuova versione della SC1 (D0286) ci sarà la SC1 di gamma, mentre per la Superpole e la gara sprint i piloti potranno contare sulla SC0 di gamma. Restano quindi a casa le morbide SCX e SCQ.