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Concreto e logico come sempre, Nicolò analizza la sua gara ed ammette le difficoltà che avrebbe incontrato nel provare ad attaccare il pilota turco. Nel pomeriggio le alte temperature hanno reso meno competitiva la sua Panigale V4 ed il feeling con l’anteriore era diverso.
La sua è stata una stagione soddisfacente per il quale si valuta 8,5. Il prossimo anno? In Ducati sanno cosa fare per rendere più competitiva la sua moto e quindi Bulega è certo di poter competere anche con il nuovo motore che la BMW sta preparando per il 2025. Sarà un’altra bella sfida, ma lui avrà un anno in più di esperienza.
Forse la bandiera rossa è arrivata nel momento sbagliato.
Forse si, ma devo dire che è molto difficile superare Toprak. In quel momento della gara in effetti avevo qualcosa in più, specialmente nei giri finali quando l’usura delle gomme iniziava a farsi sentire. Riuscivo a tenere facilmente il suo passo, ma so che sarebbe stato difficile superarlo perché lui era più forte in accelerazione e, come tutti sappiamo, è difficile passarlo in staccata.
Una Superpole Race fantastica ma non l’hai ripetuta in Gara2. Cos’è cambiato tra le due gare?
Nel pomeriggio non avevo la stessa confidenza con l’anteriore che avevo questa mattina e non riuscivo a guidare come mi piace fare. Questa mattina mi è venuto quasi facile girare così forte, specialmente in percorrenza di curva, mentre in Gara2 non ho trovato la stessa sensazione. Forse perché ero dietro a Toprak o forse perché le temperature erano più alte.
Hai fatto una grande stagione per essere un debuttante e alla fine sei stato tu l’unico vero avversario di Toprak
Ho detto molte volte che nemmeno io speravo di fare una stagione così, visto che ero all’esordio nella categoria. Certo bisogna ricordare che Razgatlioglu ha dovuto saltare alcune gare per infortunio, ma di fatto dietro a lui ci sono sempre stato io. Ho imparato tanto quest’anno. Tante cose che mi serviranno nella prossima stagione, che potrò affrontare con una maggiore esperienza. Non so se potrò lottare per il titolo, ma per il momento sono felice di quello che ho fatto, delle vittorie e dei miei tanti podi. Sono orgoglioso di questa stagione e del lavoro svolto assieme alla mia squadra.
A inizio stagione ti sei sentito il numero 2 nella tua squadra?
Quando sei in una squadra ufficiale non ci sono numeri 1 e numeri 2. Ho sempre avuto tutto quello di cui ho avuto bisogno, e ogni volta che ho chiesto qualcosa mi è stata concessa. Ovviamente Bautista è un top rider che ha vinto due titoli mondiali, ed è normale che lui sia un pilota importante per Ducati e per Aruba. Io sono arrivato in questo team pensando che dovevo imparare tanto e ce l’ho messa tutta per imparare il più possibile. Il prossimo anno probabilmente affronterò la stagione con una mentalità diversa.
BMW sta lavorando ad un nuovo motore nuovo. Pensi che con la Panigale che hai utilizzato quest’anno riuscirai a replicare alla casa tedesca anche nella prossima stagione?
Il mio obiettivo quest’anno era anche quello di cercare di sfruttare tutto il potenziale della mia moto. Sono felice di esserci riuscito e per ora mi basta. Non so se la prossima BMW sarà più competitiva della nostra V4, ma sono certo che in Ducati non resteranno a guardare.
Nei hai parlato con Dall’Igna?
Si. A volte Dall’Igna mi ha chiesto cosa mi sarebbe piaciuto migliorare sulla moto o cosa mi sarebbe servito per essere più veloce. Ma ne ho parlato spesso anche con Zambenedetti che è sempre nel nostro box. Abbiamo un’idea ben chiara di cosa dobbiamo migliorare per essere più competitivi.
Qual è stato l’insegnamento più grande che hai tratto da questa stagione?
Di non utilizzare le gomme intermedie (ride). A parte gli scherzi non ho tanta esperienza per quanto riguarda l’utilizzo della moto in condizioni miste. Cercherò di lavorare su questo aspetto nei test invernali.
Che voto ti daresti in questa stagione?
Otto e mezzo.
Jerez è la tua pista preferita?
No, la mia pista preferita è quella di Phillip Island, ma questa è la seconda.