SBK 2024. Lorenzo Mauri: “Dalla Cina una proposta per Motocorsa, ma il mio cuore è desmodromico” [VIDEO]

Mauri ha fondato il Team Motocorsa ed in meno di dieci anni lo ha portato dalla vittoria nel CIV ai podi della SBK. Una piccola/grande realtà conosciuta e stimata nel mondo racing
4 aprile 2024

Lunga vita ai team privati! Soprattutto se sono pieni di passione come il Motocorsa Racing Team di Lorenzo Mauri. Ex pilota (ha anche corso come wild card nel mondiale Superbike) il manager comasco ha creato un team che funziona come un orologio e dove tutti remano con forza dalla stessa parte. Il team è composto da poche persone e non ha un’hospitality, ma nel box non manca niente, a iniziare dall’abilità dello staff tecnico, del quale spesso fa parte lo stesso Mauri, che (come dico anche nel video) non è difficile vedere con le mani nel motore delle sue Ducati.

Oltre alla passione però, per creare un team e portarlo dalla vittoria nel CIV al podio del mondiale Superbike ci vogliono anche tante capacità, tanto spirito di sacrificio, tanta esperienza ed un pizzico di istinto, come quando alla fine del 2020 nei test di fine campionato all’Estoril, estrasse dal mazzo dei candidati un certo Axel Bassani. “Sai cosa ti dico? - mi annunciò al telefono - quel ragazzino mi ha convinto. Prenderò lui”. E il ragazzino lo ha ripagato con 6 podi e tante belle gare.

Ora che il pulcino Bassani ha imparato a volare, è arrivato il momento di rilanciare Michael Ruben Rinaldi. I pochi test di inizio stagione hanno reso la strada in salita, ma Lorenzo confida che l’ex pilota ufficiale Ducati posa fare presto quel salto di qualità indispensabile in un mondiale SBK mai così difficile e competitivo.

Di questa piccola/grande realtà italiana si sono accorti tutti e non solo in Europa. In questa intervista Mauri ci confida di aver ricevuto un’interessante proposta da parte di un’azienda cinese che vuole dare la scalata al mondiale delle derivate. Un contratto economicamente vantaggioso di ben cinque anni, per sviluppare una moto e portarla ai vertici della categoria. Mauri ha rifiutato. Non ha voluto “vendere” la sua creatura, quella struttura che è tutta la sua vita ed il suo lavoro e non ha voluto tagliare quel cordone ombelicale che da sempre lo lega alla Ducati. Una scelta di vita.

Questo e tanto altro (Razgatlioglu, Rea, Bautista, BMW, Honda, Dorna, CIV) è quello che troverete in questa video intervista.

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