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Sino a qualche anno fa Luca Bernardi era considerato uno dei giovani più promettenti nel panorama motociclistico italiano. Dopo aver esordito nel Campionato Italiano Velocità in Premoto3 a soli tredici anni, il pilota di San Marino passò alla Moto3 e quindi alla SS300, laureandosi nel 2017 campione italiano con la Yamaha R3 del team Trasimeno. Dopo una stagione trascorsa senza successi nel mondiale 300, Luca tornò nel CIV ma questa volta in Supersport, e dopo un solo anno di apprendistato nel 2020 conquistò il suo secondo titolo italiano. Il passaggio al WorldSSP sembrò un passo naturale, ma dopo aver iniziato alla grande con ben 5 podi ed una pole position, Bernardi fu vittima di un grave infortunio a Magny Cours che lo ha tenuto lontano dalle piste sino alla stagione successiva, quando ha tentato il grande salto nel mondiale Superbike nelle fila del Team Barni Racing. Purtroppo il feeling tra il giovane talento italiano e la squadra lombarda non è mai stato dei migliori ed è sfociato in un forzato divorzio a stagione ancora in corso. Da allora Bernardi ha corso nel CIV Superbike con l’Aprilia del Team Nuova M2 Racing/Revo Racing conquistando 3 vittorie ed 11 podi.
Vista la mancata partecipazione della casa di Noale al mondiale delle derivate, la strada intrapresa da Luca è sempre sembrata senza uscita, e forse anche per questo Bernardi ha accettato di buon grado la proposta Sandro Carusi, Team Principal del Team Yamaha Motoxracing, di disputare come wild card il round di questo fine settimana all’Estoril in Portogallo.
Il Team italiano ha già annunciato che nel 2025 schiererà due YZF-R1, ma ancora non si conoscono i nomi dei due piloti designati per portarle in pista. Uno potrebbe essere l’attuale pilota, l’inglese Bradley Ray, mentre per il secondo si fanno i nomi di Alessandro Delbianco ed ora ovviamente anche di Luca Bernardi.
Il primo ha corso in Francia con la moto del Team GRT in sostituzione dell’infortunato Dominique Aegerter e successivamente a Cremona è salito sulla R1 privata di Carusi. A Magny Cours, in condizioni variabili e molto difficili, Alessandro che corre nel CIV SBK proprio con una Yamaha (anche se completamente diversa rispetto a quella del mondiale) è stato bravissimo, ed ha raccolto ben 9 punti, mentre a Cremona ne ha portato a casa uno soltanto, ma ha comunque dimostrato di meritarsi un posto nel WorldSBK.
Dopo aver dato una chance mondiale a Delbianco, il team Motoxracing la offre ora anche a Luca Bernardi, che dovrà innanzitutto adattarsi ad una moto che non ha mai guidato, per poi cercare di dimostrare di aver raggiunto la maturità necessaria per competere in uno dei campionati più difficili al mondo, dove il livello non è mai stato così alto.
Onore al merito infine per Sandro Carusi, che senza tanti proclami è andato a pescare nel CIV i due piloti italiani più giovani e di talento, e chissà che il prossimo anno almeno uno dei due non possa disputare l’intero WorldSBK?