SBK 2024. Marc Bongers, BMW: “Stiamo raccogliendo i frutti di anni di lavoro”

SBK 2024. Marc Bongers, BMW: “Stiamo raccogliendo i frutti di anni di lavoro”
“Super concessioni? Si, ma abbiamo investito più di tutti e in sei anni abbiamo prodotto tre diversi modelli di moto”. “Secondo il regolamento non corriamo il rischio di venire penalizzati”
25 luglio 2024

Dopo aver intervistato Marco Zambenedetti, Coordinatore Tecnico del Team ufficiale SBK Ducati Corse, abbiamo voluto sentire anche “l’altra campana”, vale a dire Marc Bongers, Responsabile del progetto Superbike BMW, per parlare di regolamenti, del rapporto con Toprak e Sofuoglu e del futuro racing dell’azienda tedesca, a medio e lungo raggio.

Penso tu sia contento di come stanno andando le cose

Si, è un momento favorevole e positivo. Dobbiamo migliorare con gli altri nostri piloti, ma sin dal suo primo test con la nostra moto a Toprak è piaciuto molto tutto il nostro pacchetto team/moto. Sino ad ora abbiamo avuto soltanto un problema nel primo round in Australia, ma in seguito è andato tutto per il meglio.

C’è chi vi accusa di schierare una moto completamente diversa da quella di serie.

Se vogliamo avere un campionato in salute, interessante e il più possibile spettacolare, bisogna che tutte le aziende abbiano la stessa possibilità di essere competitive. Ovviamente le intenzioni e le strategie delle aziende che partecipano al WorldSBK sono diverse, così come lo sono le moto. Se sul mercato vendo una moto a 20.000 euro di certo sarà differente rispetto ad un’altra che costa 44.000 euro e sorge quindi la necessità di livellare le loro prestazioni. Per questo esiste un regolamento che permette di modificare alcune parti della moto. Alla fine dello scorso anno tutte le case, riunite nella MSMA (Motorcycle Sports Manufacturers’ Association) hanno deciso di creare un sistema a punti, secondo il quale le moto che si dimostrano meno competitive possano raccogliere dei punti ed in base a questo punteggio possano essere aiutate o no. Negli ultimi anni la BMW, così come la Honda, la Yamaha e la Kawasaki, attraverso questo sistema ha avuto la possibilità di utilizzare le super concessioni.

Dal 2019, quando siete rientrati ufficialmente in SBK, quanti modelli avete prodotto?

Pur potendo disporre delle super concessioni non abbiamo mai smesso di sviluppare le nostre moto, e abbiamo creato diversi modelli, prima S e poi M. Lo abbiamo fatto per poter intervenire in quelle aree della moto, come ad esempio il motore, dove non si possono avere super concessioni. Siamo partiti nel 2019 con la S 1000 RR che abbiamo utilizzato anche nel 2020. Nel 2021 abbiamo presentato la prima M 1000 RR che ha corso anche nel 2022, ma poi nel 2023 abbiamo prodotto e presentato una nuova versione della M, che è quella che stiamo utilizzando tuttora. In totale quindi BMW ha prodotto 3 diversi modelli di moto racing per essere sempre più competitiva in SBK.

In effetti siete quelli che hanno maggiormente investito in Superbike.

Esattamente. Vorrei inoltre chiarire che il regolamento parla chiaro e che se un’azienda che ha ricevuto delle super concessioni dovesse poi diventare più competitiva rispetto agli altri grazie agli aiuti ricevuti, potrebbe venir penalizzata, magari diminuendo i giri motore. In base ai nostri risultati ed al regolamento, che da quest’anno interviene ogni due round e non dopo ogni tre come era in precedenza, sia noi che la Ducati non abbiamo avuto la possibilità di ricevere super concessioni, mentre le altre case le hanno potute richiedere.

Ritieni che dopo Most, vale a dire dopo sei round, la BMW possa essere penalizzata?

Non credo. Secondo il regolamento vigente direi che non corriamo il rischio di venire penalizzati. Il regolamento valuta i risultati di tutti i piloti di una singola casa e nel nostro caso stiamo andando molto bene con Toprak, ma gli altri nostri piloti sino ad ora non sono mai saliti sul podio. Van der Mark a Barcellona e Redding a Donington sono andati vicini al podio, ma non hanno ottenuto altri risultati importanti.

Vince solo Razgatlioglu

Per ora si. Ma penso che il motivo sia ben chiaro e si tratta del suo talento e delle sue grandi capacità. E’ un pilota straordinario. Però lasciami dire che Toprak può contare su un team ed un’azienda che lo hanno assecondato in tutto e molto velocemente, investendo molte energie, umane ed economiche. Alla fine del 2023 ci siamo trovati davanti ad un bivio: fermarsi o aumentare il nostro impegno. La decisione è stata quella di proseguire. Abbiamo aumentato la quantità e la qualità dei nostri tecnici ed abbiamo creato un test team che ci permette di provare componenti e strategie che sono ormai impossibili da provare nei tre giorni di prove e gare.

State raccogliendo il frutto di anni di lavoro

Siamo arrivati alla fine di un percorso che ci ha visti crescere anno dopo anno. Al di la dei risultati, nel 2023 il nostro team e la nostra moto mostravano già un grande potenziale ed è stato principalmente questo il motivo per cui Razgatlioglu e Sofuoglu hanno scelto di sposare il nostro progetto. Gli abbiamo detto: “questa è la nostra azienda, questo il test team e questo il nostro impegno in Superbike. Siamo certi che con voi possiamo vincere.

Una volta raggiunti i vostri obiettivi in Superbike ve ne andrete in MotoGP?

E’ presto per dirlo. Siamo solo a metà stagione. Abbiamo avversari molto forti e quindi non pensiamo certo di aver già vinto il campionato. Stiamo valutando varie possibilità, ma prima di tutto aspettiamo di vedere cosa succede e poi penseremo al nostro futuro. Dobbiamo restare concentrati ed impegnarci al massimo per raggiungere un obiettivo che sarebbe storico per la nostra azienda, che non ha mai vinto un mondiale motociclistico.

A proposito di MotoGP cosa ci puoi dire di quanto è successo con Sofuoglu qualche settimana fa?

Abbiamo un rapporto molto amichevole ed aperto con Kenan e con Toprak. Noi stiamo bene con loro e loro con noi, e questa è una delle chiavi dei nostri attuali risultati. In passato è già successo che Sofuoglu abbia fatto delle dichiarazioni diciamo…“ad effetto” ma in questo caso non hanno cambiato i nostri rapporti.

Il prossimo anno schiererete solamente due moto

Con il team Bonovo Action abbiamo un rapporto particolare, basato sulla reciproca fiducia, tanto che gli abbiamo sempre fornito le stesse moto della nostra squadra. Ora che hanno deciso di interrompere o comunque di cambiare a loro attività non vedo il motivo di disperdere energie in un’altra squadra. Abbiamo avuto richieste da parte di alcuni team per il 2025, ma al momento preferiamo concentrarci solo sui nostri due piloti e sul test team.

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