SBK 2024. Marco Zambenedetti, Ducati SBK: “Mi aspetto che dopo Most qualcosa possa cambiare”

SBK 2024. Marco Zambenedetti, Ducati SBK: “Mi aspetto che dopo Most qualcosa possa cambiare”
Carlo Baldi
“FIM e Dorna hanno lo stesso problema dello scorso anno, con un pilota che sta vincendo più di altri. Allora furono intraprese delle azioni e mi aspetto che lo stesso succeda quest’anno”.
20 luglio 2024

Marco Zambenedetti è il Coordinatore Tecnico del Team ufficiale SBK Ducati Corse. Lo abbiamo incontrato a Most per conoscere il punto di vista suo e della Ducati circa i regolamenti del WorldSBK, che in questi giorni vengono da più parti criticati e comunque messi in discussione.

“Vorrei prima di tutto chiarire - esordisce Zambenedetti –- che ho letto alcune interviste a piloti che hanno affermato che in questi anni Ducati ha goduto di aiuti. Vorrei chiarire che non è affatto così. Siamo l‘unico brand nel paddock della SBK che in questi anni ha subito solo limitazioni, e ancora non ci sono stati restituiti tutti i giri motore che ci sono stati tolti. Nel 2019 il nostro limitatore era a 16.350 giri ed ora è a 16.100. Ce ne hanno restituiti 500 ma non sono tutti, e ancora oggi la nostra moto in SBK ha un numero di giri inferiore rispetto alla nostra moto di produzione. Inoltre nel corso degli anni, Yamaha ha avuto delle concessioni mentre Kawasaki, BMW e Honda hanno goduto di super concessioni. Ducati no. Ma queste sono regole del gioco e noi ovviamente ci adeguiamo”.

Certo, ma c’è qualcosa che non ti piace circa l’applicazione del regolamento?

Al momento non è dato sapere come le concessioni o le super concessioni vengano applicate. Mi spiego meglio: io non so se una certa moto abbia un telaio diverso o abbia montato un pistone diverso. Lo sanno solo la FIM e la Dorna, oltre naturalmente al produttore. Pubblicamente viene comunicato solo se una casa abbia diritto o meno ad una concessione o ad una super concessione. Dobbiamo anche considerare che le super concessioni si sommano. Ad esempio Kawasaki lo scorso anno ha avuto tre concessioni, la prima di 250 giri motore in più, la seconda di 250 in giri e la terza per un albero motore diverso. Una casa che abbia diritto ad una concessione o ad una super concessione fa richiesta alla FIM di cosa intenda modificare o applicare, oppure un progetto che prevede varie modifiche per arrivare ad un particolare obiettivo. Nell’arco di un mese e mezzo la FIM da o meno il proprio benestare e successivamente il produttore consegna un progetto tecnico dettagliato relativo alla modifica o all’aggiunta di un componente, per le successive eventuali verifiche tecniche. Questo progetto non viene reso pubblico e quindi non sappiamo effettivamente cosa sia stato effettivamente modificato in una moto”.

In altre parole non sappiamo, dal punto di vista tecnico, con quale moto stiano correndo ad esempio Razgatlioglu o Alex Lowes.

Esatto.

Non è detto che tutte le concessioni vadano però a migliorare effettivamente una moto (vedi l’esempio della Honda ndr)

Certo, dipende dalle richieste e dalle capacità tecniche di ogni singola azienda!

Quando è stata introdotta la regola del peso che ha penalizzato solo Bautista, non avete fatto richiesta di poter in qualche modo recuperare il danno subito?

Si, ed abbiamo ottenuto di riavere i 500 giri motore che ci erano stati tolti in precedenza.

Le decisioni vengono prese dalla SBK Commission della quale fa parte anche la MSMA che rappresenta tutte le case. Anche Ducati

Si, però il portavoce della MSMA riporta solo le decisioni prese dalle case all’unanimità nelle riunione tra le case stesse.

A tuo parere ci dobbiamo attendere delle azioni nei confronti della BMW, visto che Toprak sta dominando la stagione?

Se l’anno scorso erano tutti convinti di dover in qualche modo limitare Alvaro che vinceva tanto, lo stesso dovrebbe accadere quest’anno. Sino ad ora però io non vedo lo stesso accanimento o comunque la stessa convinzione di dover in qualche modo limitare le prestazioni della moto della casa tedesca. Al di la di questo, io ritengo che campioni come Toprak, Alvaro o Bulega non abbiano bisogno di aiuti per esprimere il loro talento. Reputo Razgatlioglu un campione vero, e penso che dopo tanti anni di impegno e tanti soldi investiti la BMW stia raccogliendo il frutto del proprio lavoro. Quello che stona è vedere che chi è davanti stia utilizzando tutta una serie di facilitazioni che sono di fatto superiori a quelle degli altri. Se da una parte è evidente quale sia il talento di Toprak e l’impegno della casa bavarese, dall’altra ritengo che il regolamento dovrebbe essere modificato. Rispettando il tanto richiesto “balance of performance” applicato negli anni precedenti, mi aspetto che anche quest’anno qualcosa possa succedere.

Però BMW in 5 anni ha vinto una sola gara

Certo, ma se la volontà comune è quella di avere tante aziende partecipanti e che tutti i protagonisti possano avere le stesse possibilità, anche livellando le prestazioni, bisogna considerare che il fattore umano, vale a dire il pilota, possa sconvolgere questo equilibrio. E mi riferisco a Bautista negli anni passati e a Razgatlioglu quest’anno. Ma il fattore umano non è controllabile e quindi le regole vanno di volta in volta corrette in corso d’opera.

La regola è cambiata e non verranno più limitati i giri motore.

In realtà il nuovo regolamento dice che se si volesse in qualche modo limitare una moto che in passato abbia goduto di super concessioni, per non tornare indietro e togliere quanto è stato concesso, si può ancora intervenire sui giri motore. Dobbiamo anche considerare che stiamo parlando di regole ancora giovani, applicate da pochi anni e che quindi potrebbero essere modificate o riviste.

Nel caso che dopo Most venisse presa la decisione di penalizzare o limitare la BMW ti riterresti soddisfatto?

E’ innegabile che FIM e Dorna abbiano lo stesso problema dello scorso anno, vale a dire di un pilota che sta vincendo più di altri. Lo scorso anno sono state intraprese delle azioni e mi aspetto che lo stesso succeda quest’anno. Quanto queste azioni saranno efficaci o meno al momento non lo sappiamo. Però ci tengo a dire che per la nostra mentalità e per il nostro modo di intendere le competizioni, anziché attaccare anche attraverso i media chi sta facendo bene e sta vincendo, ci piace di più tornare a casa e metterci a testa bassa a lavorare per migliorarci ed escogitare qualcosa che ci permetta di essere più competitivi. Concludo dicendo che però anche le sfide ad armi pari sono bellissime.

 

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