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Abbiamo incontrato Giorgio Barbier, Moto Racing Director di Pirelli, a Phillip Island e ne abbiamo approfittato per parlare della pista di Phillip Island, l’incubo dei gommisti, del monogomma Pirelli in Superbike (il più duraturo a livello di campionato mondiale) e del possibile ingresso della casa italiana in MotoGP.
Per quanto riguarda la pista australiana le due nuove mescole che i piloti SBK hanno utilizzato nelle prove ufficiali sono state talmente prestazionali da indurre i piloti stessi a chiedersi perché nelle gare lunghe sia stata introdotto il cambio gomme obbligatorio. Pirelli è quindi molto vicina a realizzare una gomma che possa resistere per un’intera gara su di un tracciato che per il particolare layout, per un asfalto molto abrasivo e per gli sbalzi di temperatura è da sempre molto severo con le gomme.
Per Pirelli il monogomma è sinonimo di continuo sviluppo degli pneumatici, non solo per le prestazioni delle moto in pista, ma soprattutto per migliorare le gomme di produzione, quelle che tutti noi motociclisti possiamo acquistare. Ma in quale direzione la casa italiana sta sviluppando i propri prodotti? Barbier ci informa che le indicazioni per i nuovi prodotti arrivano sia dalla pista che dalla strada ma uno dei target sui quali i tecnici Pirelli si stanno impegnando è quello di allungare la vita delle gomme morbide (Q e X) in modo che i piloti le possano utilizzare su tutte le piste ed i clienti in qualsiasi condizione.
Il debutto in Moto2 (dove vengono utilizzate le stesse gomme della Superbike) e Moto3 è andato oltre ogni più felice previsione. A ottobre quando la Moto2 ha corso in Australia (con temperature favorevoli) non è stato necessario effettuare il cambio gomme e sia in questa categoria che in Moto3 in tutti i circuiti i tempi sul giro sono scesi.
Pirelli non pensa di impegnarsi anche in MotoGP, mentre per quanto riguarda la Superbike l’intenzione è di restarci ancora per molto, essendo il campionato più vicino alla produzione di serie. Ma la cosa più importante è la filiera creata da Pirelli che fornisce le gomme dai giovani piloti della PreGP sino a quelli della SBK, Moto2 e Moto3. Le gomme della casa della P lunga sono utilizzate anche nella maggior parte dei campionati nazionali, ad eccezione del CIV, che come sappiamo ha preferito Dunlop.
Per finire Barbier ci ha fatto una chiara fotografia di quello che si aspetta dal campionato SBK 2025, Razgatlioglu si deve confermare, ha moto squadra e talento, le Ducati sono tante e molto competitive. Bulega è in crescita, Bautista deve ritrovare se stesso, Iannone non ha più alibi e le carte in regola per stare davanti. BMW e Ducati sopra tutti, ma la speranza è che in gara ci possano essere vincitori diversi, magari anche i piloti Bimota.