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Andrea Locatelli ha replicato il podio dello scorso round. Ma non solo: in questa Gara1 ad Assen è apparsa in maniera ancor più chiara la sua dedizione per il duro lavoro di squadra. Tant’è che il bergamasco è riuscito ad imporsi persino su Razgatlioglu, conquistando la seconda posizione. Un bilancio più che positivo, soprattutto se si considera che sino ad oggi, guardando alla classifica di questa Gara1 ed ai risultati dei primi due round, il secondo miglior piazzamento raccolto dalla Yamaha al di fuori di Locatelli è stato il settimo posto di Dominique Aegerter. Ancora, con questo risultato proprio Locatelli ottiene la sua quarta top 3 sul tracciato olandese.
Le tue prestazioni sin qui sono l’emblema di chi lavora a testa bassa, con umiltà.
Non è stato semplice lottare con Toprak e batterlo. Il mio feeling con la moto da metà gara in poi era molto buono, solo nel finale ho incontrato qualche difficoltà. Quando il turco mi ha superato ho fatto una sorta di reset e l’ho seguito per qualche giro, in modo da ritrovare fiducia con la gomma anteriore. Così sono riuscito a stargli davanti e a prendere margine. Sono felice di come abbiamo gestito la situazione, sapevamo sin da ieri di poter essere competitivi in gara, nonostante ci manchi ancora qualcosa sul giro secco.
In Australia hai faticato, da Portimao in poi è cambiato tutto. Come te lo spieghi?
Non ci ho pensato. L’unico fattore che potrebbe aver influito sono le gomme, che erano completamente diverse rispetto al 2024 e la mia moto non ci si è adattata. Due anni fa ero andato forte, è molto strano quello che è successo quest’anno. C’è anche da dire che le condizioni erano particolari e in generale noi non eravamo al 100%. Dopo i test di Portiamo avevamo le idee più chiare sul setup e abbiamo iniziato a essere più concreti