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Qualificatosi inizialmente in terza posizione e successivamente retrocesso in sesta per aver ostacolato Bulega in Superpole, Razgatlioglu ha vissuto una Gara1 travagliata ad Assen. Dopo aver battagliato sia con Locatelli che con Petrucci per il podio, il turco della BMW ha infine dovuto accontentarsi del quarto posto a causa di una moto (a suo dire) non ancora perfetta e del degrado delle gomme.
C’è da stupirsi che tu non sia sul podio?
In gara inizialmente non ero a posto con la gomma davanti, anche se poi ho cercato di adattarmi alla situazione per limitare i danni. A undici giri dalla fine però ho cominciato a patire il degrado anche dello pneumatico posteriore. La moto si muoveva molto nelle curve a destra ed era difficile reggere il passo dei primi.
Può essere che lo scivolamento fosse causato dal tuo nuovo modo di guidare la moto?
Non credo perché ho modificato il mio modo di frenare per essere più dolce, ma continuavo a sentire la moto scivolare. Sono stupito perchè ho avvertito questo problema al posteriore prima rispetto ai miei diretti rivali.
Sei stato penalizzato dopo la Superpole.
Sì ed è una cosa inusuale per me. In situazioni del genere mi guardo sempre alle spalle per evitare di essere di intralcio ai miei avversari. Li rispetto sempre. Alla curva nove ho visto solo Bassani, non avevo notato l’arrivo di Bulega. Capisco che gli abbiamo rovinato il giro ed è normale che fosse un po’ nervoso. Quando ho saputo della penalità ho sorriso perchè, come ho detto, sto sempre attento a chi arriva da dietro. Quest’anno accetto tutte le penalità (sorride, ndr).
Possiamo dire che questa sia una stagione difficile per te?
La mia moto è diversa rispetto allo scorso anno. Ho difficoltà a farla girare nelle curve e qui ad Assen in alcuni settori sono molto lento. Ieri ho fatto quattordici giri e non ho avuto il problema al posteriore che invece ho avuto oggi. Comunque continuo a lavorare con la squadra per migliorare.
Sin qui Bulega è sempre primo o secondo e Locatelli su Yamaha oggi ha concluso davanti ad una BMW.
Questo è l’anno della Ducati. Le regole sono cambiate, non posso più usare il mio telaio del 2024. Non ho più il margine dello scorso anno, sono al limite. Loro vanno forte con qualsiasi settaggio. La Ducati è davanti e questo è sotto gli occhi di tutti. Bulega è senza dubbio migliorato molto, ma è la Ducati ad essere forte.