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Il WorldSBK 2025 prosegue in Algarve, Portogallo, dal 28 al 30 marzo. Il favorito è Toprak Razgatlioglu negli ultimi test a Portimao ha girato più forte del giro veloce della pista che appartiene a Rea. Nicolò Bulega è il suo primo rivale, forte della prima tripletta in carriera di Philipp Island.
In Australia si è interrotta dopo dieci gare la sua striscia di primi o secondi posti consecutivi e in Portogallo, dove ha già ottenuto sei successi, è il favorito alla vittoria finale. Toprak Razgatlioglu affronterà il secondo round del campionato mondiale SBK con l’obiettivo di tornare a vincere per difendere il suo status di campione del mondo.
Se è vero che quello australiano è stato per lui un round tutt’altro che semplice, condizionato in primis dalle noie tecniche, è anche vero che il funambolo turco può sorridere guardando al tracciato di Portimao. Oltre a detenerne il record, fatto segnare nel 2023 quando ancora guidava una Yamaha, il pilota della BMW è stato anche il più rapido negli ultimi test lì disputati. Ancora, nell’edizione 2024 ha ottenuto tre vittorie e nelle precedenti dal 2019 al 2023, su un totale di quindici gare, è finito dieci volte sul podio vincendo in tre occasioni.
Sono numeri significativi che lo agevolano nel duello con Nicolò Bulega, che a Phillip Island ha fatto sue tutte le sessioni e ha trionfato tre volte su tre, a conferma del suo grande stato di forma. Il pilota è stato molto competitivo anche nei recenti test, concludendo secondo e concentrandosi sia sul giro secco che sul passo gara. La sua prestazione australiana rientra per la verità nell’ottimo risultato complessivo Ducati.
Per la prima volta da Misano 2004, in Gara2 ce n’erano sei nei primi sei posti. Questo dominio ha fatto storcere il naso a Razgatlioglu, che ha corso sulla nuova versione della M1000RR, telaio compreso. Il motivo del suo sfogo dopo Phillip Island risiede proprio nella lentezza della comunicazione di questa nuova regola, cioè di non poter più utilizzare le super concessioni e quindi il telaio 2024 in quanto campione del mondo. Lamentele e telaio a parte, ciò che più di tutto ha influenzato i suoi risultati in Australia è stato l’insieme di problemi patito ai freni e all’elettronica.invecedellaArubaperò
Anche Alvaro Bautista (cinque volte vincitore sui saliscendi portoghesi) è stato autore di un fine settimana positivo, nel quale ha eguagliato Carl Fogarty per numero di podi. Lo spagnolo non è da sottovalutare in vista di Portimao perché nei test ha lavorato molto sul ritmo e sulla messa a punto della sua V4R e potrebbe incidere sulla lunga distanza. Lui, assieme a Bulega, è il principale avversario di Toprak.
Da tenere sott’occhio poi la lotta per il titolo di miglior pilota indipendente. Nel 2024 lo aveva vinto Danilo Petrucci con il Barni Spark Team e quest’anno si ripropone la sfida con Andrea Iannone (GoEleven), reduce da due podi conquistati per la prima volta nello stesso weekend di gare. Un’altra Ducati privata è quella di Sam Lowes del Marc VDS, che in Australia ha vissuto la tappa più proficua di sempre con un quinto e due sesti posti. Si è rilanciato anche Scott Redding: il Team MGM Bonovo è passato da BMW a Ducati e così l’inglese ha raccolto tre top5 che gli mancavano da Donington 2022. Sicuramente la moto migliore della griglia lo aiuta, considerando che nel 2020 si è laureato vicecampione del mondo con la squadra ufficiale Ducati.
Con le sei top10 ottenute in Australia, i due piloti Bimota Axel Bassani e Alex Lowes continuano il percorso di crescita della KB998 Rimini. Quel round è stato particolarmente ostico perché la nuova Bimota si è trovata a dover affrontare, come mai prima, il caldo umido. I test da poco svolti a Portimao hanno evidenziato la buona prestazione di Lowes, che ha riscontrato un feeling migliore con la gomma anteriore. Con il posteriore c’è invece da trovare la giusta configurazione: Bassani ha lavorato in particolare sull’ammortizzatore e sull’acquisizione dati, ma non si è detto per niente soddisfatto del proprio ritmo. In generale, non sono stati provati settaggi specifici ma solo nuovi componenti.
Chi ha iniziato in salita è senza ombra di dubbio il pilotone giapponese. Sia Honda che Yamaha si trovano a dover fronteggiare alcune importanti assenze. La prima non schiera Iker Lecuona, scivolato in Australia e vittima di un infortunio al piede sinistro. Si attendono comunicazioni circa la sua presenza in Portogallo. L’altro pilota Xavi Vierge è andato molto forte nei test, rimanendo contento dei progressi sull’elettronica e dicendosi fiducioso del ritmo trovato con le temperature più basse. Anche Yamaha può essere felice. Locatelli è convinto del nuovo setup elettronico e dei miglioramenti in frenata, Gardner ha dimostrato di avere un buon passo con la sua R1 equipaggiata con i nuovi pezzi, mentre continua la crisi di un abulico Dominique Aegerter.
Jonathan Rea, che può vantare il maggior numero di vittorie a Portimao (13) è fuori dai giochi per le fratture multiple al piede sinistro rimediate nelle prove precedenti al round australiano. Si valuta il rientro per Assen. Nel frattempo Yamaha ha scelto in Jason O’Halloran il suo sostituto. Attualmente nel EWC, per anni ha guidato la R1 nel BSB. Per il sei volte campione del mondo è un’assenza pesante dopo l’ottima forma mostrata nel preseason, in cui aveva annunciato Uri Pallares come nuovo capotecnico, una figura chiave dei suoi successi in Kawasaki.
E proprio la Kawasaki è stata protagonista di un inizio di stagione sottotono con Garrett Gerloff. A Philipp Island l’americano ha concluso solo una delle tre gare in programma, peraltro in tredicesima posizione. In inverno però l’adattamento alla sua ZX-10RR era cominciato con il piede giusto, tant’è che aveva definito i test di Portimao positivi grazie alla buona base trovata. Questi fattori non possono che dar fiducia in vista delle gare portoghesi.
Per quanto riguarda il campionato mondiale Supersport, Stefano Manzi con la nuova Yamaha R9 e Tom Booth-Amos con la Triumph hanno vinto una gara a testa in Australia e si trovano attualmente a pari punti in classifica, ma mai come quest’anno la classe cadetta promette spettacolo e adrenalina. Nei recenti test sul tracciato portoghese il più rapido è stato Can Oncu.
Ricordiamo che a Portimao scatterà l’ultima edizione della Supersport 300, la classe minore che dal 2026 sarà sostituita dalla SportBike: trenta iscritti e quattro costruttori (Yamaha, KTM, Kawasaki, Kove). Per la vittoria del mondiale attenzione a Jeffrey Buis, già campione di categoria, assieme ai nostri italiani più esperti Mirko Gennai, Marco Gaggi, Matteo Vannucci e Elia Bartolini, che è reduce dal primo posto ai FIM Intercontinental Games di dicembre 2024. Tra i debuttanti si segnalano Cameron Swain, Felix Putra e Benat Fernandez.