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Ha scelto la tuta color oro per aprire la stagione così come aveva chiuso quella precedente, come a ribadire che è lui il più forte, il numero uno. In BMW tutti se lo coccolano ed è chiaro che hanno capito che senza di lui il titolo mondiale Superbike non sarebbe arrivato.
Toprak si trova a proprio agio sotto i riflettori e regge bene la sua parte. Anche a Berlino in occasione della presentazione dei team BMW 2025 è stato sempre sorridente e molto disponibile con i tifosi e soprattutto con i bambini.
Abbiamo parlato con lui in diverse occasioni nel corso della serata, al di la della nostra breve video intervista, e possiamo dire che per quanto riguarda l’infortunio al dito indice della mano destra, il fenomeno di Alanya è apparso più infastidito che preoccupato. Saltare uno (o forse due) dei tre test precampionato non è mai bello, soprattutto quando c’è una moto nuova da provare e con la quale trovare il giusto feeling. “Però nei test che sono riuscito a fare finora con la M 2025 il feeling è stato lo stesso che avevo con la moto del 2024”.
In effetti la moto non è stata rivoluzionata, ma sono state migliorate quelle aree che lo stesso Toprak aveva evidenziato. E il telaio? Razgatlioglu non entra nel merito, e da abile “politico” che ha imparato ad essere dichiara: “di queste cose se ne occupa la squadra, io devo solo andare forte in pista”. Salvo poi ammettere a denti stretti di non capire perché si cerchi di limitare la BMW, quando la moto migliore del lotto è e resta sempre la Ducati.
Parlando del campionato che inizierà a febbraio in Australia (una pista che non gli è mai piaciuta molto) Toprak pensa che il suo avversario principale possa essere ancora Nicolò Bulega, ma guarda con attenzione alla ripresa di Alvaro Bautista e poi, con una valutazione del tutto condivisibile, afferma che sono in tanti a poter vincere le gare. “Speriamo di essere in tanti la davanti, ci sarà da divertirsi”. E già, lui quando vince in solitaria si annoia. Incredibile ma Toprak