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Alla vigilia di uno dei Mondiali SBK più attesi degli ultimi anni, FIM introduce alcune modifiche regolamentari - per lo più di dettaglio - ma anche interessanti precisazioni in merito a quella normativa che regolerà la categoria World SuperSport Next Generation. Il tutto per adattarsi al meglio ad alcune delle... novità delle ultime stagioni, sia in termini tecnici che, per così dire, di pratiche: pensiamo all'impiego di determinate mescole degli pneumatici in gara ma anche allo spezzare le giornate di prova in due tronconi per poter sfruttare al meglio le (poche) date concesse dal regolamento. Vediamo una per una le novità introdotte dalla Federazione con il comunicato emesso oggi.
La prima modifica fissa in 4 il numero massimo di mezze giornate di test usufruibili per il 2022; per il 2023 tale limite viene ulteriormente ridotto a due. Da notare come ci sia una deroga a questa norma, nel senso che le Case che dovessero ricevere concessioni regolamentari per migliorare il loro livello prestazionale - ovvero la possibilità di sviluppare alcune componenti, di alzare il numero di giri massimo concesso o alleggerire la moto - potranno godere di sessioni di test aggiuntive.
Il Mondiale SBK si adegua a quanto già avvenuto in MotoGP in tema di segnalazioni relative alla superficie del tracciato, sdoppiando le bandiere (bianca con croce rossa diagonale, e la tradizionale giallo/rossa) per indicare in maniera distinta la pioggia e qualunque altra situazione - olio, erba, brecciolino - che renda scivolosa la pista.
Questa segnalazione di fatto diventa lo standard internazionale per tutte le competizioni gestite dalla FIM; la raccomandazione per le federazioni dei singoli paesi è naturalmente quella di adeguarsi per evitare confusione.
Cambia il limite di gomme utilizzabile per ogni singolo evento nella classe regina, che passa da 24 a 21 (di cui 10 anteriori e 11 posteriori) che dovranno quindi bastare ad ogni team per affrontare libere, sessione di qualifica Superpole, le due manche e la gara sprint Superpole Race. Allo stesso tempo, non sarà possibile montare più di 13 pneumatici (al posto dei precedenti 15) sui cerchi contemporaneamente.
Inoltre, la nuova mescola SCQ da qualifica per la gomma posteriore potrà venire utilizzata solamente in Superpole, Superpole Race e nelle sessioni di prove libere.
E veniamo quindi alla parte più interessante, ovvero alla versione definitiva di alcuni dettagli relativi al regolamento per le Supersport Next Generation, ovvero alle moto che parteciperanno alla WSS (Ducati Panigale V2 955cc, Triumph Street Triple 765RS, MV Agusta F3 800cc, Suzuki GSX-R750) assieme alle SuperSport "tradizionali" da 600 cc. Le prestazioni delle prime verranno riequilibrate nei confronti delle seconde attraverso le cosiddette Concession Parts (ovvero la possibilità di adottare parti speciali aggiuntive), mappature acceleratore limitate nel regime di giri, peso minimo, air restrictors e un generico "modifiche".
Nella tabella sottostante potete vedere i modelli ammessi (sono indicati in grassetto) alla nuova categoria. Per tutte le moto viene indicato il peso "hard minimum", ovvero il peso minimo che dovrà essere rispettato in ogni caso, quello "soft maximum", ovvero il limite oltre il quale non sarà possibile comunque zavorrare la moto in caso di penalizzazioni, e il peso minimo moto/pilota che la moto dovrà comunque rispettare.
A questa tabella vanno aggiunte le limitazioni in termini di allocazione pneumatici (13, di cui sei anteriori e sette posteriori per i weekend in caso di una sola gara, 15 nei weekend con due gare) ma anche alcune precisazioni in merito alle modifiche effettuabili. Nel dettaglio, viene ammesso l'uso del blipper in scalata anche se non disponibile sul modello di serie, la sostituzione della pompa freno anteriore e posteriore (che potranno essere scelte da una lista) e quella dei dischi freno con unità dal diametro massimo di 320 mm, invece di dover rispettare la misura del primo equipaggiamento.
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