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Tra i tanti addetti ai lavori presenti ai test Superbike in via di svolgimento sulla pista di Barcellona c’è anche Alberto Puig. Approfittando della vicinanza tra la sede HRC Europe ed il circuito di Catalogna, il manager spagnolo ha visitato il box della squadra impegnata nel mondiale delle derivate ed è stato intervistato dal sito WorldSBK.
Ai microfoni della Dorna Puig è stato come sempre molto diplomatico e non si è certo voluto sbilanciare. “Non c’è molto da testare - questa la sua dichiarazione - la squadra deve riprendere il lavoro di sviluppo della nuova Fireblade, mentre i piloti devono togliersi di dosso la ruggine accumulata in questo periodo di sosta forzata”.
Parlando invece del ritorno della Honda in Superbike l’ex pilota della 500 ha affermato: “Siamo qui per vincere, che è poi l’obiettivo di tutti. Questa stagione segna il nostro ritorno in forma ufficiale in Superbike e l’inizio di un nuovo progetto. Stiamo impegnando tutti i nostri mezzi e la nostra tecnologia, ma ovviamente ci vuole del tempo, perché una moto vincente si costruisce nel tempo, passo dopo passo. Al momento sarebbe prematuro dire se siamo già pronti per vincere o no. La sosta dovuta al coronavirus ha danneggiato tutte le squadre, e noi in particolare, in quanto noi avremmo dovuto proseguire nello sviluppo di una moto nuova. Non sappiamo ancora quando, ma sappiamo che vogliamo vincere”.
Il manager spagnolo ha quindi confermato quanto già si sapeva, e cioè che la Honda non è certo ritornata in Superbike per fare numero, ma per riaffermare la propria supremazia nel, mondo delle corse. La sosta dovuta al coronavirus ha certamente rallentato il progetto HRC, ma non l’ha bloccato come invece afferma Puig. Dopo le prime tre gare in Australia Alvaro Bautista aveva lasciato una lunga lista di migliorie da apportare alla sua moto. “Stiamo facendo ottimi progressi - affermò a Phillip Island - ma siamo solo al 50% delle nostre potenzialità. Ho fatto una lunga lista di punti sui quali gli ingegneri in Giappone dovranno lavorare”.
Siamo certi che le parole di Alvaro e la sua lista non sono cadute nel vuoto ed i risultati di ieri (quinto a sei decimi da Redding) hanno confermato come la Honda abbia preso sul serio il progetto SBK.