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Con uno scatto di reni, nell’ultimo giro a sua disposizione, Alvaro Bautista supera di un decimo di secondo il suo grande rivale Jonathan Rea, e chiude in testa le prime due sessioni di prove libere disputate oggi sul circuito San Juan Villicum in Argentina.
La novità non è certamente la lotta testa a testa tra i piloti che hanno dominato questa stagione di Superbike, quanto i distacchi che i due hanno inferto ai loro avversari. Il terzo classificato, il sorprendente Michael Ruben Rinaldi al debutto assoluto su questo tracciato, è ad un secondo e due decimi dalla coppia di testa, mentre gli altri inseguitori accusano distacchi da pista bagnata. E infatti una delle ragioni di questa particolare situazione è proprio la pista. Già ieri nel percorrerla a piedi, molti piloti si erano lamentati di come il tracciato fosse sporco e pieno di sabbia e questa mattina, nella prima sessione di libere, ne hanno avuto la conferma. La sabbia, trasportata dal forte vento che a sprazzi soffia sulla pista argentina, ha reso la pista scivolosa, tanto che nella prima sessione c’era una sola traiettoria pulita, mentre il resto del tracciato appariva era più chiaro, in quanto coperto da un leggero strato di sabbia.
Anche nelle FP1 Bautista aveva preceduto Rea, ma con un distacco di oltre otto decimi, mentre Rinaldi era già terzo ad un secondo. Nelle FP2 le posizioni sono rimaste invariate, ma mentre il vantaggio dello spagnolo della Ducati sul penta campione del mondo è sceso ad un solo decimo, quello dell’italiano e salito ad un secondo e due decimi.
Quarto posto finale per Chaz Davies, in rimonta dopo il tredicesimo posto in mattinata. Il gallese precede Tom Sykes che con questa pista non ha certo potuto sfruttare le novità che gli sono arrivate da Monaco di Baviera. Dietro all’ufficiale BMW troviamo il giovane turco Razgatlioglu, che cede un secondo e tre decimi a Bautista, ma precede ancora una volta Leon Haslam, anche se questa volta per soli 66 millesimi. Il pilota ufficiale della Kawasaki è stato vittima di una caduta a due minuti dall’inizio della seconda sessione.
La prima Yamaha in classifica è quella di Sandro Cortese. Silurato dal suo team per il prossimo anno, l’italo tedesco vuole dimostrare di meritarsi ancora una buona moto ed ha preceduto i due piloti ufficiali della casa dei tre diapason, che sono nell’ordine Alex Lowes, fresco acquisto del team KRT Kawasaki, ed il confermato Michael Van der Mark.
Jordi Torres è undicesimo con la Ninja privata di Pedercini, staccato di ben due secondi dalla vetta, e precede il padrone di casa Leandro Tati Mercado, Loris Baz, Marco Melandri e Alessandro Delbianco, che quando la pista è scivolosa lascia le ultime posizioni della classifica, che sono oggi occupate da Kiyonari, dal sempre più deludente Reiterberger e dai due inglesi, il rientrante Camier e Laverty, alle prese con qualche problema sulla sua Panigale V4 privata.