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Chi si aspettava un acceso duello tra Bautista e Rea è stato deluso. Il campione del mondo è partito in testa e ha spinto subito forte, ma la sua leadership è durata solo un giro, il tempo necessario a Bautista per prendergli la scia sul rettilineo dei box e di sfruttare tutti i cavalli della sua V4 per staccargli gli adesivi dalla carenatura. Un sorpasso che ha chiarito subito quali fossero i valori in campo. Da lì in poi lo spagnolo della Ducati ha girato mezzo secondo più veloce di Johnny, mettendo in cassaforte il suo quattordicesimo successo in questo campionato.
Il pilota della Kawasaki però non si è voluto arrendere all’evidenza, e ha continuato a spingere forte sino all’ottavo giro, quando è scivolato. Risalito prontamente in sella Rea, ha chiuso al quinto posto. Alex Lowes ringrazia, e porta a casa un secondo posto che lo ripaga in parte della delusione patita ieri, quando è caduto mentre era in testa alla gara.
La terza posizione è stata nelle mani di Sykes sino all’ultimo giro, quando alla curva del tramonto la sua BMW si è fermata, regalando il podio a Leon Haslam, insidiato sin sulla linea del traguardo da un grintoso Razgatlıoğlu, che ha chiuso quarto a due decimi dall’inglese della Kawasaki. Sesta posizione per Melandri, che ha preceduto i due piloti del Barni Racing, Rinaldi e Pirro. Buona la gara di Mercado, nono davanti a Lorenzo Zanetti, sostituto di Laverty, sulla V4 privata del team GoEleven.
Gara da dimenticare per Chaz Davies e Sandro Cortese. Il gallese è caduto nel corso del terzo giro, si è rialzato, ma ha concluso mestamente all’ultimo posto della classifica. E’ andata ancora peggio all’italo tedesco, che con una scivolata al settimo giro ha gettato al vento un secondo posto che sembrava avere saldamente in pugno, e che sarebbe stato il suo primo podio in Superbike.
Una caduta anche per Delbianco e per la wild card Cavalieri, scivolato nelle prime curve delle gara.