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Il freddo e la pioggia hanno reso difficile il lavoro dei team e dei piloti del mondiale Superbike che hanno svolto due giornate di test sulla pista del Motorland Aragon, in Spagna. In entrambi i giorni il clima è rimasto lo stesso, con temperature alquanto basse (attorno ai 9-10 gradi) e la pioggia che ha costretto i piloti ad iniziare in ritardo le sessioni di prove del mattino, nell’attesa che la pista si asciugasse.
Al termine della due giorni spagnola in testa alla classifica dei tempi troviamo Scott Redding, al debutto in Superbike e sulla Panigale V4 del team Aruba.it Racing – Ducati. Il ventiseienne pilota inglese è sceso in pista in tutte le condizioni, ed ha dimostrato di trovarsi subito a proprio agio sulla sua nuova moto. Secondo ieri alle spalle di Jonathan Rea (1’50”416) con il tempo di 1’50”868, Redding oggi si è migliorato nel corso delle ultime tre ore della sessione pomeridiana, quando la pista era in condizioni accettabili. Con un giro in 1’49”929 Scott ha terminato le prove davanti al compagno di squadra Chaz Davies, che ha fermato i cronometri sul tempo di 1’50”185.
Due Ducati davanti a tutti quindi, ma va detto subito che Rea oggi non è sceso in pista. Il campione del mondo ha abbandonato le prove in tarda mattinata, quando la pista era ancora bagnata, lasciando il solo Lowes a lavorare e a fare esperienza sulla Ninja Kawasaki. Al di là dell’assenza odierna di Rea, i due piloti della Ducati hanno senza dubbio iniziato in modo molto positivo questo anticipo della stagione 2020, con Redding che ha stupito per la sua capacità di adattarsi molto in fretta ad una moto diversa da quella con la quale ha vinto l’ultimo BSB. Il tutto nonostante un’intossicazione alimentare che gli ha creato qualche problema nella mattina del secondo giorno di prove. Anche Davies può dirsi soddisfatto di queste due giornate andaluse, soprattutto perché al contrario di quanto avvenne nei test invernali del 2018, il gallese è in perfette condizioni fisiche e spera quindi di affrontare al meglio anche l’inizio di stagione.
Rea ieri ha percorso 27 giri, lavorando con il suo team per rendere ancora più maneggevole la sua ZX-10RR. Senza nulla di nuovo da provare, oggi il cinque volte campione del mondo ha preferito tornare a casa per non rischiare sulla pista ancora umida e per prepararsi ai prossimi test di fine mese a Jerez, nei quali spera come tutti di trovare un clima decisamente più favorevole.
Debutto ufficiale in Kawasaki per Alex Lowes, che ha chiuso al quarto posto assoluto, a soli 37 millesimi dal suo compagno di squadra. Nonostante il meteo avverso sono stati due giorni positivi per l’inglese, che dopo i 25 giri percorsi ieri oggi ne ha inanellati altri 50, con l’obiettivo di prendere sempre maggiore confidenza con la sua nuova moto.
Test alquanto sfortunati per Leon Camier, salito ieri per la prima volta sulla Ducati privata del team Barni Racing. Nella prima giornata di prove il pilota inglese aveva concluso all’ottavo posto della classifica dei tempi, percorrendo 37 giri e lavorando assieme ai propri tecnici per iniziare ad adattarsi alla Panigale V4. Questa mattina è stato il primo a scendere in pista quando il tracciato spagnolo era ancora bagnato, e dopo soli 4 giri è caduto alla curva 9, infortunandosi alla spalla sinistra, la stessa operata nel luglio scorso. Trasportato all’ospedale di Alcañiz per accertamenti, Camier è tornato ai box dopo un paio d’ore e sembra non abbia riportato gravi conseguenze.
Su otto Superbike presenti a questi test, la metà erano Yamaha R1 e tre di queste sono state portate in pista da piloti che non l’avevano mai guidata in precedenza. Nel team ufficiale abbiamo assistito al debutto di Toprak Razgatlioglu, mentre nella squadra satellite GRT è stata la prima volta su una R1 per Federico Caricasulo e per l’americano Garrett Gerloff.
Il più veloce dei piloti Yamaha è stato Razgatlioglu che ha provato due moto diverse e oggi si è migliorato di sei decimi, chiudendo al quinto posto. Michael Van der Mark lo segue in sesta posizione. Il pilota olandese ieri aveva concluso al quarto posto con il tempo di 1’50”941 ma oggi non si è migliorato. Ad Aragon per Van der Mark l’unica novità era rappresentata dal suo nuovo capotecnico Andrew Pitt, che lo scorso anno seguiva Alex Lowes, mentre a fine mese a Jerez sia lui che Razgatlioglu avranno a disposizione la YZF R1 in versione 2020.
Nel team GRT Yamaha Garrett Gerloff ha fatto meglio di ieri, pur se impegnato nell’adattarsi oltre che alla sua nuova R1 anche alle gomme Pirelli ed alla pista spagnola, che ha visto ieri per la prima volta. Anche il suo compagno di squadra Federico Caricasulo ha abbassato il tempo fatto segnare ieri, ed ha lavorato molto sulla parte elettronica e sul suo stile di guida, che dovrà modificare molto rispetto a quello che lo caratterizzava in Supersport.
Il prossimo appuntamento con i test invernali Superbike, l’ultimo prima della pausa invernale, è fissato sulla pista di Jerez de la Fronteira in Spagna il 28 e 29 novembre.