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Quando sembrava che Rea si potesse aggiudicare quella che sarebbe stata la sua terza Superpole stagionale, un lampo rosso con il numero 7 ha illuminato il rettilineo del Motorland Aragón, e il cannibale questa volta si è dovuto accontentare della seconda posizione. Il tempone di un Davies (1’49”319) alla sua quarta Superpole in carriera abbassa di 55 millesimi il best lap della pista aragonese, che apparteneva a Sykes, che oggi non è andato oltre il terzo posto. Ovviamente cambia ben poco per quanto riguarda la gara che si disputerà qui ad Aragón tra meno di due ore, ma quello lanciato da Davies è un segnale chiaro e forte. Dopo aver sofferto nelle prove di ieri, a causa della rottura del propulsore della sua Panigale, oggi Chaz è stato il più veloce nel turno di libere del mattino, poi si è imposto di forza in Superpole, per riprendersi quello scettro di re di Aragón che si era conquistato lo scorso anno con una fantastica doppietta.
La seconda fila è aperta da Melandri, che però cede oltre sei decimi al suo compagno di squadra. Al fianco del ravennate partiranno i due spagnoli Forés e Torres, decisi a dare il massimo davanti ai propri tifosi.
La terza fila sarà aperta da VdMark, che migliora, ma che non ha ancora trovato il guizzo per fare il salto di qualità. Di fianco all’olandese vedremo un sorprendente Mercado che, pur avendo dovuto saltare i primi due round del mondiale, sta ottenendo ottimi risultati e (complice anche l’infortunio di Savadori) è il primo dei piloti Aprilia, visto che precede proprio Eugene Laverty con la RSV4 del team Milwaukee.
Quarta fila per i due piloti Honda Hayden e Bradl, che si erano aggiudicati la prima Superpole. Così come nelle prove i due procedono a braccetto, a dimostrazione che la loro Fireblade al momento non permette risultati migliori. Chiude la quarta fila uno sfortunato Alex Lowes, che non ha preso parte a questa Superpole in quanto nelle libere del mattino ha letteralmente distrutto la sua R1, rimbalzata rovinosamente più volte nella via di fuga.