SBK. Ducati penalizzata: 250 giri in meno

SBK. Ducati penalizzata: 250 giri in meno
Dopo i primi 3 round la FIM è intervenuta sul regolamento, diminuendo i giri motore della Ducati V4 ed aumentando quelli della Honda Fireblade. In realtà cambierà ben poco
10 aprile 2019

La FIM ha diramato oggi un comunicato con il quale, ai fini di bilanciare le prestazioni delle moto partecipanti al campionato mondiale Superbike, il regime di rotazione dei motori della Ducati Panigale V4 verrà ridotto di 250 giri, e quindi, già a partire dal prossimo round di Assen,  le moto di Bautista, Davies, Rinaldi e Laverty passeranno dagli attuali 16.350 a 16.100. Le Honda Fireblade potranno invece aggiungere 500 giri ai loro propulsori, che passeranno da 14.550 a 15.050.


Alla luce dei risultati dei primi tre round del mondiale, in conseguenza dello speciale  regolamento che assegna 3 punti al primo classificato, 2 al secondo ed 1 al terzo, la Ducati ha accumulato 20 punti contro i 13 della Kawasaki. Lo stesso regolamento concede a tutte le moto che hanno raccolto meno di 9 punti di poter utilizzare le cosiddette “concession parts”, vale a dire gli aggiornamenti del motore riguardanti però solamente le molle delle valvole, l’albero a camme ed i valori di compressione. E quindi, fatta eccezione per Ducati e Kawasaki, tutte le altre marche potranno apportare degli aggiornamenti ai loro motori.


Riassumendo: meno 250 giri alla Ducati, più 500 giri alla Honda e possibilità per tutti, escluse Ducati e Kawasaki, di aggiornare i propulsori secondo quanto prevede il regolamento. Tutto questo, come già detto, ad iniziare dal prossimo round, che si disputerà ad Assen a partire da venerdì 12 aprile.


Cosa cambierà? Praticamente nulla.

Per quanto riguarda i giri motore, togliere 250 giri ad un motore che ne ha 16.350 non ne diminuisce certo il potenziale. C’è addirittura chi sostiene che dopo i primi due round sia stata la Ducati stessa a ridurre i giri della Panigale V4, per ridurre  la possibilità di rotture, alla luce degli inconvenienti tecnici riscontrati da Rinaldi, Laverty e Davies. L’intervento della FIM potrebbe avere un valore solo se in futuro, alla luce di un eventuale netta superiorità della rossa italiana, si decidesse di togliere altri giri al quattro cilindri della Panigale.


Per quanto riguarda invece la Honda, abbiamo interpellato il responsabile tecnico del Moriwaki Althea Honda Team, Moreno Coppola, che ha dichiarato: “Avere a disposizione 500 giri in più ci permetterà di gestire meglio i rapporti finali delle nostre Fireblade, quindi avremo dei benefici soprattutto su quelle piste dove ci sono curve lente: potremo avere più spunto in uscita di curva, ma ad esempio ad Assen questo vantaggio si avvertirà molto poco, visto che ad Assen c’è un solo tornantino e per il resto sono tutte curve veloci”.


E cosa pensi della penalizzazione ai propulsori Ducati?

“Togliere 250 giri alla Ducati V4 è un po' come togliere un cucchiaio di acqua dal mare”.


A quanto pare l’intervento della FIM sembra più figlio del clamore mediatico che esigeva una penalizzazione della Panigale V4, che non della reale volontà di livellare i valori in campo. D’altronde (come era già successo lo scorso anno con la Kawasaki) è giusto penalizzare chi (rispettando i regolamenti) dispone del mezzo più competitivo?

 

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