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La FIM e la Dorna hanno diramato le entry list dei tre campionati mondiali riservati a moto derivate dalla serie. Sono liste provvisorie, che potranno quindi subire lievi variazioni o aggiunte, ma che chiariscono quali saranno gli schieramenti in campo.
In Superbike gli iscritti sono 24 e le novità maggiori riguardano due squadre italiane. La prima è quella Yamaha MotoXracing, che ha iscritto lo spagnolo Isaac Vinales, mentre la seconda arriva dal Team Pedercini che, contrariamente a quanto si pensava, non ha iscritto il belga Loris Cresson ma si è riservata la possibilità di correre con un pilota ancora da definire.
Questo alimenta le voci che parlano della possibilità di vedere Tom Sykes sulla Ninja della squadra italiana. Tre (e mezzo) gli italiani, al via della classe maggiore. Sono Andrea Locatelli, Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani, rimasti nelle stesse squadre del 2021, ai quali si va ad aggiungere il san marinese Luca Bernardi, passato dalla Supersport al team Barni Racing Ducati. Con i suoi 19 anni Bernardi sarà uno dei più giovani piloti della SBK, mentre il più giovane in assoluto sarà il Ceco Oliver Konig (sette mesi meno del sanmarinese).
Per quanto riguarda le case produttrici la Yamaha ne schiererà sei, una in più di Ducati e Kawasaki, mentre salgono a quattro quelle della BMW e della Honda, che oltre ai due giovani spagnoli Iker Lecuona e Xavi Vierge, potrà contare su Leandro Tati Mercado e sul malese Hafizh Syahrin Bin Abdullah un’altra new entry della categoria.
La nazione con più piloti sarà la Spagna con quattro, seguono Italia, UK e Francia con tre. Uno a testa per Turchia, Irlanda, Giappone, Germania, Repubblica Ceca, Olanda, USA, Argentina e Germania oltre al già citato malese.
Prima ancora di iniziare e senza nemmeno conoscere il regolamento definitivo, i team hanno premiato la nuova Supersport, nella quale come sappiamo sarà possibile schierare moto di cilindrata superiore a 600cc. Tra queste spicca la Ducati Panigale V2 che sarà presente con sette moto, ma quella con più unità rappresentate sarà ancora la R6 con 13.
Sei le Kawasaki ZX-6R, mentre due moto a testa per MV Agusta Reparto Corse e Triumph, rappresentata dal team Dynavolt. La pattuglia italiana sarà la più numerosa con ben dieci piloti, quattro dei quali provenienti dalla Moto2. Sarà un debutto assoluto per Niccolò Bulega e Lorenzo Baldassarri, mentre Yari Montella e Stefano Manzi hanno già corso due gare nella classe di mezzo delle derivate.
Gli altri azzurri sono i due fratelli Federico e Filippo Fuligni, Federico Caricasulo, Alessandro Zetti, Raffaele De Rosa, e Leonardo Taccini.
I nuovi regolamenti hanno giustamente ridotto a trenta il numero dei piloti iscritti alla classe minore. Tre le case produttrici rappresentate: Kawasaki con diciassette moto, Yamaha con dodici ed una sola KTM.
Anche in questa categoria gli italiani sono in numero maggiore e sono otto: Davide Conte, Bruno Ieraci, Alessandro Zanza, Kevin Sabatucci, Gabriele Mastroluca, Mirko Gennai, Marco Gaggi ed il Campione Italiano SS300 Matteo Vannucci, al debutto nel mondiale. La seconda nazione maggiormente rappresentata è la Spagna, mentre è da rilevare la presenza tra gli altri di un giapponese, un greco, un filippino e due brasiliani