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L’incidente che ha coinvolto Chaz Davies e Jonathan Rea all’ultimo giro di gara1 alla curva del Carro sembra non abbia avuto gravi conseguenze per il pilota della Ducati.
Trasportato all’ospedale di Rimini per i controlli del caso, inizialmente Chaz avvertiva dolore alla schiena ed accusava difficoltà respiratorie, tanto che inizialmente si era parlato di un trauma toracico. A seguito di esami approfonditi, che sono comunque ancora in corso, è emersa la frattura scomposta del processo trasverso della vertebra L3, oltre ad una contusione al pollice sinistro. Nessuna lesione midollare o lesioni interne quindi e si può di conseguenza tirare un sospiro di sollievo. Riguardando la sequenza delle foto della caduta si può affermare come Davies sia stato fortunato. Chaz è caduto proprio davanti a Rea, che non è riuscito ad evitarlo. Con ogni probabilità Johnny lo ha colpito con la gomma anteriore della sua Kawasaki proprio sulla schiena (parte lombare) causando la frattura della vertebra, per poi salire sulla Panigale che gli ha fatto da rampa di lancio e lo ha fatto letteralmente decollare. Per fortuna Davies non è stato colpito alla testa, come ci è stato confermato dal tecnico del gruppo Nolan, Oberdan Tomasoni, che non ha rilevato nessuna rottura o segno di impatto sul casco del pilota della Ducati.
Dopo la gara Rea è apparso scosso e in conferenza stampa ha affermato che dopo essersi fermato nel giro di rientro per capire come stava Davies gli aveva parlato. La sua speranza era quindi che il suo rivale potesse tornare in pista al più presto.
Se gli esami che Davies sta concludendo in ospedale non riveleranno nessun altro problema, i medici stimano che i tempi di recupero si possano aggirare sulle 3 o 4 settimane. Oltre alla gara di domani quindi Davies rischia di saltare anche il round del 7,8 e 9 luglio a Laguna Seca, ma conoscendo la tempra del gallese e le capacità di recupero dei piloti in generale non ci stupiremmo di rivederlo sulla sua Panigale numero 7 già in America.