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Jerez de la Frontera - Show must go on. E allora oggi tutti in pista per due gare di 20 giri a distanza di tre ore una dall’altra. Il tutto nel nome della sicurezza… Ma veniamo alla gara, che si è sviluppata secondo un copione già visto. Rea e Razgatlioglu hanno lottato sin dallo spegnersi del semaforo rosso, con il sei volte campione del mondo che è rimasto in testa per ben tredici giri, nei quali il turco è rimasto alle sue spalle, studiandolo per poi attaccarlo non appena le gomme della Ninja numero 1 avessero dato cenni di cedimento.
In altre parole Rea cerca di stare davanti per limitare Toprak, ma per farlo deve correre al limite ed usurare le sue Pirelli. La svolta della gara è avvenuta all’inizio del quattordicesimo giro, quando con una staccata delle sue il turco della Yamaha ha passato Jonny e si è portato al comando. Da allora in poi Razgatlioglu ha prima preso un leggero vantaggio e poi lo ha mantenuto sino alla bandiera a scacchi.
Alle spalle dei due abbiamo ammirato un bravissimo Andrea Locatelli che ha occupato la terza posizione dal primo al penultimo giro, quando Scott Redding, partito come sempre con cautela per poi rimontare, lo ha superato e non gli ha permesso replica. Un quarto posto che sta davvero stretto al bergamasco. Ottima la gara di Alvaro Bautista. Forse perché correva sulla pista di casa, o forse perché la Fireblade ha finalmente fatto qualche passo in avanti, ma di fatto lo gara dello spagnolo è stata perfetta, con tempi sul giro simili a quelli dei primi.
Con Loris Baz il team GoEleven ha trovato un pilota in grado di sfruttare la sua Panigale V4. Il francese ha corso una gara giudiziosa, senza forzare nei primi giri ma recuperando dalla dodicesima alla sesta posizione finale, primo dei piloti Independent (privati). Michael Van der Mark era partito forte, ma è calato visibilmente alla distanza, terminando con un comunque onesto settimo posto, davanti ad Axel Bassani che ancora una volta ha lottato nel gruppo degli inseguitori ed alla fine si è messo alle spalle numerosi piloti ufficiali ad iniziare da Alex Lowes, solo nono al traguardo ma con una mano dolorante per la caduta di Barcellona che ha tenuto in forse sino all’ultimo la sua partecipazione alle gare andaluse.
Leon Haslam non sfrutta la Honda come Bautista ed è decimo davanti a Eugene Laverty sulla moto dell’infortunato Tom Sykes. Concludono a punti anche Kohta Nozane, Jonas Folger e Christophe Ponsson. Diciottesima posizione per la wild card Andrea Mantovani. È finita al quinto giro la gara di Michael Ruben Rinaldi che era nelle prime posizioni quando è inspiegabilmente scivolato alla curva 4. E’ caduto anche Samuele Cavalieri, mentre Leandro Mercado è stato fermato da un problema tecnico.
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