SBK. GP di Thailandia. La parola ai protagonisti

SBK. GP di Thailandia. La parola ai protagonisti
Ecco le interviste ai primi quattro protagonisti di Gara-1 a Buriram. Rea non sente nemmeno il caldo, Davies si consola con i 20 punti, mentre Sykes confessa che sta cercando di cambiare stile di guida
11 marzo 2017

Ecco le dichiariazioni dei tre piloti saliti sul podio e di Melandri:

 

Jonathan Rea

Dall’esterno la tua è sembrata una vittoria facile.

«Non è stata per niente facile. Ho cercato di imporre il mio ritmo sin dai primi giri, ed ho forzato molto per cercare di staccare Melandri. Mi ha stupito vedere che ho sempre girato sotto l'1’34, anche perché ho commesso qualche errore. Ho dato il massimo perché sapevo di avere la possibilità di vincere».

Per domani cambierai qualcosa?

«Domani sarà diverso, perché io partirò dalla terza fila e Melandri dalla pole position e su questa pista non è semplice effettuare dei sorpassi. Per quanto riguarda la moto voglio lavorare un poco sul freno motore, che in alcuni punti della pista non è perfetto specialmente quando le gomme sono usurate. Comunque i ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale e la mia moto anche oggi era molto veloce».

Speriamo faccia meno caldo.

«Onestamente devo dire che quando sei in moto il caldo lo senti meno. Forse sarà perché sono sempre stato in testa ed ero impegnato a tenere il mio ritmo, ma ho sentito il caldo solo dopo l’arrivo».

 

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Chaz Davies

Forse oggi il secondo posto è stato il miglior risultato possibile.

«Probabilmente si. Ieri speravo di poter ottenere un risultato migliore in gara, ma questa mattina ho capito che sarebbe stata una gara difficile. Ho fatto la giusta scelta di gomme, perché la morbida all’anteriore è la miglior soluzione per la mia moto su questa pista, ma non è bastato».

All’inizio hai fatto fatica.

«Avevo alcuni problemi nel primo settore del circuito. Qui non è facile superare, e per questo ho perso tempo per sorpassare prima Sykes e poi Melandri. E Rea ormai se n’era andato».

Ancora un secondo posto e ancora 20 punti per la tua classifica.

«Si, rispetto agli anni passati le prime gare stanno andando meglio e quindi non mi piace dire che mi posso accontentare, perché non è nel mio stile, e soprattutto non mi piace vedere Rea chiudere con molti secondi di vantaggio su di me (sei - n.d.r.); ma devo essere realistico, quindi devo essere contento per i tanti punti raccolti e pensare che questo è il miglior risultato che io abbia mai ottenuto su questa pista con una Ducati».

 

 

Tom Sykes

Un terzo posto sofferto?

«Ho cercato di mantenere un ritmo molto alto e costante, ma non è stato sufficiente per restare con Rea. Ho spinto forte quando ho visto che potevo raggiungere Melandri, e anche se le gomme erano ormai alla frutta sono riuscito a raggiungerlo e a superarlo».

Lo scorso anno in Gara-2 avete dato spettacolo, e tu avevi vinto. Cosa ti aspetti per domani?

«Rispetto allo scorso anno la nostra moto è migliorata, e quest’anno la pista ha un grip migliore. Per domani spero di poter sfruttare al meglio la mia moto e ottenere un risultato migliore di quello odierno».

Tu sembri avere delle difficoltà che invece non Rea non ha.

«E’ tutta questione di stile di guida. Le cose sono cambiate quest’anno, e sto cercando di lavorare per risolvere i problemi senza girargli attorno. Per farlo ho bisogno di tempo. Io guido in modo diverso rispetto a Johnny, stacco molto forte prima delle curve e con questa moto guidando così si perde tempo. Durante l’inverno ho lavorato su questo aspetto, e già a Phillip Island le cose sono andate meglio. Mi serve dell’altro tempo, spero non troppo».

 

 

Infine, ecco il commento di Marco Melandri, che ha lottato per il podio sino all’ultima curva.

«La gara è stata dura a causa del caldo, ma fisicamente ero a posto. All'inizio ho spinto al massimo per non far scappare Rea, riuscendo ad essere più aggressivo rispetto a Phillip Island, ma oggi ci mancava qualcosa. Purtroppo, col passare dei giri abbiamo faticato in frenata. Nelle prove non sembrava un problema, ma è anche vero che non avevamo mai fatto un long-run. Questo ha reso difficile tenere un passo costante. Guardando al lato positivo, domani partiremo dalla pole position, cosa che potrebbe darci un buon vantaggio, visto che i nostri avversari più diretti saranno in terza fila».

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