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Gregorio Lavilla è stato come sempre molto disponibile ed aperto ad ogni argomento. Ci ha spiegato come e perché è stato cambiato il format del weekend di gare e in quale direzione stiano andando i nuovi regolamenti. Livellare? Sì, ma non a ogni costo e soprattutto senza sconvolgere i valori in campo, dei piloti e delle case. Una Superbike con diverse cilindrate come già succede nelle altre due categorie? Per ora non esiste una richiesta specifica da parte delle case che, è meglio ricordarlo, decidono ed approvano i nuovi regolamenti assieme alla Dorna ed alla FIM.
Lavilla ha manifestato la propria preoccupazione per un motociclismo sempre più estremo, che teme si stia allontanando dalle esigenze del pubblico, degli spettatori. Da quando la Dorna ha iniziato a gestire i mondiali delle derivate dalla serie sono cambiate molte cose, anche perché è cambiato il mondo e il motorsport e i cambiamenti non sono destinati a terminare.
Di certo non è stato facile bilanciare le esigenze delle case con le richieste delle televisioni, cercando di mantenere sempre in primo piano la sicurezza dei piloti e lo spirito sportivo delle competizioni. L’ex pilota spagnolo ha parlato anche del futuro della classe 300 e del calendario, spiegando perché nel 2024 ci sarà una sola trasferta extraeuropea.
Nel finale, tra due persone che si conoscono da quasi 30 anni, non sono mancati i riferimenti personali e la valutazione di un lavoro che ti da tanto ma che richiede tanto e anche in questo caso bisogna “livellare” e trovare il giusto bilanciamento tra famiglia, amici e lavoro. E questo è probabilmente la cosa più difficile