SBK. Haslam si aggiudica gara 2 a Phillip Island

SBK. Haslam si aggiudica gara 2 a Phillip Island
Haslam beffa Rea per dieci millesimi. Ancora terzo Davies. VD Mark stupisce, ma poi cade, così come Torres. L’usura delle gomme ferma Bayliss | C. Baldi, Phillip Island
22 febbraio 2015

Questa volta la sfida tra Haslam e Rea si è risolta a favore del pilota dell’Aprilia che sull’ultimo rettilineo ha preso la scia della Kawasaki di Johnny e lo ha preceduto per soli 10 millesimi. D’altronde Haslam è uno specialista degli arrivi al fotofinish, avendo già vinto in voltata su questa pista nel 2010, quando ha preceduto Michel Fabrizio di soli 4 millesimi. 

Così come la prima, anche questa seconda gara ha avuto un finale davvero avvincente. I tre piloti al comando sono stati gli stessi, con Rea ed Haslam a giocarsi la vittoria e Davies subito dietro, pronto a sfruttare ogni possibile indecisione dei due battistrada. A quattro giri dalla fine Rea balzava in testa alla gara, ma poi nel giro successivo veniva superato da Davies. Al penultimo passaggio era invece Haslam a transitare in prima posizione ed a mantenerla sino a poche curve dal termine, quando Rea lo infilava e cercava di bissare il successo di gara uno. Ma non aveva fatto i conti con il motore della RSV4 e con l’abilità di Haslam, che prima gli succhiava la scia e poi lo superava proprio sulla linea del traguardo.

Davies questa volta ci ha provato davvero, ma i primi due erano più veloci e gli hanno lasciato ancora il terzo gradino del podio. Un terzo posto ben accetto per Chaz, che non era mai salito sul podio di Phillip Island e si candida tra i favoriti nella lotta al titolo. Stessi protagonisti sul podio, ma in gara è emerso un eccezionale e sorprendete Michael VD Mark. L’olandesino volante è stato in testa alla gara per ben cinque giri (dall’ottavo al dodicesimo) prima di lasciare spazio ai “soliti” tre e scivolare purtroppo nel corso del diciannovesimo giro. I giovani talentuosi ma inesperti, rischiano e a volte sbagliano. Una regola confermata dal pilota della Honda ma, giusto un giro prima, anche da Jordi Torres, autore di un volo spettacolare che non ha avuto conseguenze fisiche per lui, ma ha distrutto la sua RSV4. Rallentato da Sykes, che gli stava facendo perdere il gruppo dei primi, il giovane spagnolo era finalmente riuscito a superarlo, ma nella curva successiva ha perso aderenza all’anteriore ed ha concluso la sua gara nella sabbia. 

Dalle cadute dei giovani rampanti di questa Superbike 2015, hanno tratto vantaggio i due senatori Tom Sykes e Sylvain Guintoli. Entrambi però non hanno mai dimostrato di poter lottare con i primi. L’inglese della Kawasaki ha confermato di non trovarsi per niente a proprio agio su questo tracciato, mentre il campione del mondo 2014 ha colto un quinto posto che rappresenta qualcosa in più rispetto al suo reale valore attuale. Gara onesta ma senza acuti per Nico Terol, sesto, mentre questa volta Randy De Puniet non ha commesso errori ed ha chiuso al settimo posto. Gara da dimenticare invece per il suo compagno di squadra Alex Lowes. Partito dalla pit line, Alex si è ritirato alla fine del primo giro a causa di problemi al cambio. 

La MV non è mai stata così in alto come con Camier che ha confermato nelle gare quanto di buono aveva fatto vedere nei test ed in prova. L’inglese ha ottenuto l’ottavo posto davanti a Baiocco ed a Ramos, che portava al debutto la Kawasaki del team Go Eleven. Come in gara uno, Tati Mercado ha preso il via dall’ultimo posto della griglia, ma è riuscito a portare a casa un undicesimo posto che ripaga il team Barni (altro team italiano al debutto in Superbike) del lavoro svolto in questi giorni. Un’altra gara sottotono invece per Barrier che non ha digerito la pista e nemmeno le tre cadute di questi giorni e oggi ha preferito tirare i remi in barca. 

E Bayliss? Il tre volte campione del mondo è partito come un missile dalla quinta fila. Ottavo al primo giro, Troy ha conquistato la settima posizione e l’ha mantenuta per tre giri prima che la sua gomma posteriore lo tradisse e lo costringesse a rientrare al suo box per sostituirla. L’australiano è poi rientrato in pista per salutare i sui molti tifosi presenti a bordo pista e per concludere al sedicesimo posto.  Non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo che era quello di concludere nella top ten, ma in alcuni sorpassi abbiamo potuto rivedere tutto il suo talento.  

Classifica

Scarica la classifica di gara 2 a Phillip Island

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