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Le cattive condizioni atmosferiche non hanno reso le prove significative, ma non hanno impedito al 'Kentucky Kid' di provare alcuni giri in sella della sua Honda CBR1000RR SP. La giornata di prove è stata quasi un ritorno alle origini Superbike di Hayden, 13 anni di corse e Campione AMA Superbike nel 2002. Concluso il test day, Hayden ha parlato a WorldSBK.com in un’intervista nel garage Honda World Superbike Team.
Nicky, si è concluso il giorno 1 qui al MotorLand. Com'è andato?
«Il tempo non ci ha aiutato questa mattina. Asfalto umido ma più di ogni altra cosa la nebbia ... si vedeva a malapena! Nel pomeriggio, abbiamo iniziato con gomme da bagnato e ha fatto un paio di giri per prendere confidenza con la moto. Nel pomeriggio altro lavoro, ma il tempo rimanente prima della fine della giornata era poco. Ho alzato gli occhi e ho chiesto che ora fosse, mi hanno detto: 12 minuti alla fine. “Che cosa?”. Ho risposto, pensavo che ci fosse ancora un’ora e mezza o due. Abbiamo fatto 20 o 25 giri in quattro uscite, questo è stato il nostro inizio. So che la strada da fare è lunga, ma da qualche parte si deve pur cominciare».
L'elettronica che sto usando ora è molto più avanzata di quella che ho usato quest’anno sulla open
La classica domanda: com’è la tua Honda WorldSBK in confronto alla tua open MotoGP?
«Gli pneumatici sono diversi. Ho iniziato con le gomme da bagnato ed è stato un approccio un po’ difficile, una volta montate le slick la sensazione è stata migliore. Devo solo capirle. I freni sono un po’ diversi mentre l'elettronica è molto diversa. Sono in una squadra nuova e un ambiente nuovo, devo trovare il mio limite con la moto. Posso dire che, sulla carta, l’elettronica che sto usando ora è molto più avanzata di quella che ho usato quest’anno sulla open, in termini di quantità e di possibilità si possono avere più opzioni. Sarà quasi come tornare alla mia Ducati in MotoGP».
Le condizioni della pista non erano fantastiche, ma ti sei sentito a tuo agio?
«C'è tanto lavoro da fare quindi cerchiamo di andare avanti. Sono contento di guidare e migliorare il feeling con la moto, ma proseguiamo. Al momento non freno al limite sull’anteriore. Non mi aggrappo al freno davanti, diciamo; l’anteriore probabilmente subirà qualche modifica. Con il posteriore ho trovato feeling, il mio stile di guida mi permette di capire più velocemente questa parte che l’anteriore. Avrò bisogno di più tempo per capirla al meglio, sarà probabilmente il mio obiettivo principale».
Hai provato un sentimento di “ritorno a casa Superbike”?
«Non è stata la mia prima volta, ma un ritorno dopo 13 anni! Allora guidavo una twin RC51: moto molto diversa, con gomme molto diverse. Ma è stato tanto tempo fa, difficile ricordare; di sicuro spero che il cambio possa essere più facile rispetto a un passaggio tra 125 e 250 a due tempi. Ora guido una quattro tempi. Speriamo che questo renda le cose più semplici [ride]!»
Che cosa si prova a lavorare con il team Ten Kate?
«Tutto è andato abbastanza bene. Non abbiamo avuto una giornata piena di lavoro, ma la comunicazione è soddisfacente. Ognuno parla molto bene l'inglese che è sempre un grande aiuto. È una moto nuova anche per il Crew Chief Gerardo Acocella, lui poi deve imparare a conoscere sia la moto, sia il pilota. Ho già un buon feeling con lui e la squadra. È presto, ma è divertente iniziare una nuova avventura».
Almeno già conoscevi il MotorLand!
«Sì, di sicuro aiuta molto. È davvero bello. Ho avuto abbastanza da imparare oggi, in particolare su una pista difficile come questa, con angoli curve cieche e altre difficoltà. Sono stato qui non molto tempo fa, su una MotoGP e mi ha aiutato molto. Sarebbe stato bello fare i primi giri su pista completamente asciutta ma abbiamo avuto l’occasione di provare l’assetto bagnato, quindi non è andata così male».