Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
I due piloti, entrambi Campioni del Mondo nel 2014 (SBK Guintoli, Supersport van de Mark), hanno già testato a Portiamo e Aragon le moto in configurazione 2015. Nonostante le condizioni meteo avverse, entrambi i piloti si sono dichiarati soddisfatti dello sviluppo della CBR1000RR Fireblade Pata SP, su cui il Team olandese ha lavorato per rispondere ai requisiti tecnici richiesti dalle nuove normative del regolamento 2015.
Il Campione Superbike in carica, Guintoli, e il suo giovane compagno di squadra, van der Mark, torneranno in Spagna per due giorni di test a Jerez, lunedì 26 e martedì 27 gennaio.
Negli anni scorsi la differenza tra Aprilia, Kawasaki e Honda era notevole in termini di competitività. Pensi che con le nuove regole SBK nel 2015 il divario sarà annullato?
«Sì, credo proprio di sì. L'anno scorso la Honda non è affatto andata male, Rea è arrivato terzo in Campionato, ma è vero che su alcuni circuiti manca un po' di potenza. Con le nuove regole saremo tutti un po' più vicini in termini di prestazioni.»
A fine stagione Aprilia aveva dichiarato che non sarebbe rimasta in SBK, ma ora pare abbia cambiato i suoi piani, visto che sarà presente con il Team Red Devils. Qualche rimpianto?
«No, ho avuto una bella esperienza di due anni con Aprilia e ne sono molto contento, ma quando è stato il momento di prendere una decisione per il 2015, dopo il titolo vinto nel 2014, non ho esitato ad accettare questa nuova sfida e proverò a vincere anche con la Honda.»
Certo, dopo esserti aggiudicato il titolo con Aprilia, non sarebbe male replicare con Honda. Aspettative?
«Riuscire a riconfermarsi non sarà facile, ma come ho già detto questa per me è una bella sfida, e spero di poter ottenere ottimi risultati anche quest'anno.»
Cosa pensi del tuo nuovo compagno di squadra, van der Mark?
«Van der Mark arriva dalla 600, è una new entry in Superbike ed è molto giovane, io ho un po' di esperienza in più, quindi credo che saremo decisamente un bel team e spero che lui abbia modo di crescere molto in fretta, per arrivare presto allo stesso livello. Siamo entrambi Campioni del Mondo, ma siamo due piloti molto diversi e credo che questo sia un bene per la squadra.»
Hai già provato la Honda SBK, come ti è sembrata la moto e com'è stato il salto dalla 600 al 1000?
«Sì, ho avuto modo di provare la moto nei test che si sono appena conclusi, mi trovo molto bene e la moto è decisamente competitiva. Non vedo l'ora di scendere in pista e confrontarmi con gli avversari.
Per quanto riguarda il salto di cilindrata, ho guidato una Supersport per diversi anni, conoscendola alla perfezione, due giri di pista ed ero in sintonia con la moto. Ovviamente con una Superbike il discorso è diverso, devo "prendere le misure" ma già mi trovo bene e la CBR mi piace molto.»
Hai vinto il Mondiale Supersport e due volte la 8 ore di Suzuka. Il Team si aspetta indubbiamente tanto da te per il 2015.
«Sì, il Team ha delle aspettative, ma realistiche: sanno che nonostante le mie buone precedenti prestazioni non è comunque semplice andare subito forte in Superbike, quindi non ci si aspetta che io vinca la prima gara, ovvio, ma è molto tempo che lavoriamo insieme e sanno che posso rapidamente migliorare le mie performance per puntare presto ai primi posti.»
Dopo molti anni l'Olanda può finalmente vantare un pilota veloce e promettente in un Mondiale. Più orgoglio o più responsabilità sulle spalle?
«Non sento molto il peso della responsabilità. Vero che da molti anni non si sente il nome di un pilota olandese a questi livelli, ma è decisamente di più l'orgoglio di essere arrivato dove sono e aver riportato i colori olandesi in un Mondiale.»
Con i nuovi regolamenti della SBK ritieni che Honda possa lottare per il titolo?
«Penso e spero di sì, il regolamento 2015 è più orientato alla produzione di serie e la nostra moto è sempre stata una delle più vicine alla serie. Abbiamo già fatto i primi test ad Aragon e Portimao e abbiamo visto che le prestazioni sono molto buone rispetto alla versione 2014. Gli altri dovranno abbassare le loro performance, per rispondere al nuovo regolamento, ma dobbiamo ovviamente aspettare la prima gara per capire quanto effettivamente possiamo essere competitivi e quanto bene siamo riusciti ad interpretare le nuove normative tecniche.»
Cosa puoi dirci riguardo la partecipazione di Honda Ten Kate nel Mondiale Supersport?
«Siamo riusciti a mantenere il Team, nonostante il periodo difficile e nonostante la classe 600 abbia subito la crisi, quindi non è stato facile per noi ed eravamo tentati, dopo la vittoria di van der Mark, di chiudere in bellezza. Poi, in realtà, riteniamo che la 600 sia una classe comunque importante proprio perché fa nascere e crescere giovani piloti e nuovi talenti. Quindi, forse non è più molto interessante dal punto di vista commerciale, ma lo è ancora da un punto di vista sportivo, perché rappresenta perfettamente l'anello di congiunzione tra la Superstock e la Superbike. Grazie all'aiuto di Pata, che ha esteso la sponsorizzazione anche quest'anno, siamo riusciti a mantenere il Team e proprio a testimonianza dell'impegno di Honda a crescere nuovi talenti, abbiamo scelto Kyle Smith che arriva da un percorso di trofei giovanili in Spagna, poi è passato alla Superstock con lo stesso Team che ha gestito la Junior Cup, l'abbiamo sempre "tenuto d'occhio" e ora parte dalla Supersport sperando di poter avere gli stessi risultati ottenuti con van der Mark.»