SBK, Jerez 2015. Rea ad un passo dal titolo

SBK, Jerez 2015. Rea ad un passo dal titolo
Rea è ad un passo dal titolo mondiale, ma oltre a Sykes e Davies dovrà fare i conti con l’outsider Pirro. A Jerez si parlerà di mercato, protagonisti la Yamaha, Melandri e Hayden
17 settembre 2015

Punti chiave

Mancano solo sei punti a Jonathan Rea per mettere le mani sul titolo mondiale Superbike 2016. Quasi una formalità, ma trattandosi di corse motociclistiche (e anche per scaramanzia), attendiamo domenica pomeriggio per poter eventualmente festeggiare il nuovo campione del mondo.
 

Nel frattempo l’attenzione degli appassionati si sposta sulla lotta per il secondo posto, tra Davies e Sykes, divisi da soli tredici punti, a favore del pilota della Ducati. La matematica però non condanna Leon Haslam, che nelle restanti sei manche deve cercare di recuperare 49 a Davies e 36 a Sykes. Un compito difficile ma non impossibile, anche perché delle ultime tre piste che ospiteranno il mondiale delle derivate dalla serie, due sono da sempre terra di conquista per la casa di Noale, vale a dire Jerez e Losail. Come sappiamo la RSV4 di quest’anno è molto diversa dalla moto che ha dominato le ultime stagioni, ma da quando la Superbike è tornata a Jerez (dopo la prima gara corsa nel 1990) il gradino più alto del podio è sempre stato occupato dai piloti di Noale (doppietta di Laverty nel 2014 e di Melandri nel 2015) ed è quindi lecito attendersi che anche Haslam e Torres siano protagonisti sul tracciato andaluso.


Per Rea la migliore difesa è l’attacco e quindi siamo certi che anche a Jerez il nordirlandese punterà alla vittoria, anche per festeggiare degnamente il suo primo titolo mondiale. A contrastarlo, oltre ai due piloti Aprilia, saranno come sempre il suo compagno di squadra Tom Sykes, che a Jerez non ha mai vinto ma è salito tre volte sul podio, e Chaz Davies, terzo in gara uno lo scorso anno.
 

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Particolare attenzione merita il compagno di squadra del gallese: Michele Pirro. L’italiano, tester Ducati MotoGP e leader del CIV Superbike, conosce a memoria la pista spagnola per averci effettuato molti test, e già lo scorso a giugno a Misano, chiamato solo al sabato per sostituire l’infortunato Luca Scassa, dimostrò di trovarsi a proprio agio sulla Panigale R. Dopo quanto è successo a Misano GP domenica scorsa (quinto in prova, Michele ha dovuto partire dai box per un problema tecnico, vedendo così compromessa una gara che avrebbe invece potuto essere per lui ricca di soddisfazioni) Pirro è ansioso di rifarsi e di togliersi la soddisfazione di lottare con i top riders della Superbike.

 

MERCATO PILOTI

Ma a tener banco a Jerez sarà anche il mercato team e piloti. Ci si attende la comunicazione ufficiale del rientro della Yamaha, con il team Crescent e con i piloti Guitoli e Lowes, mentre regna la massima incertezza attorno ai nomi di due ex campioni del mondo che vorrebbero vivacizzare la prossima stagione Superbike: Marco Melandri e Nicky Hayden.


La Ducati si sta impegnando per trovare il budget necessario per far correre Melandri. Le due Panigale ufficiali resteranno a Davies e a Giugliano, entrambi confermati, e quindi il ravennate potrebbe venir parcheggiato nel team Althea o nel team Barni.


Hayden sarebbe particolarmente gradito alla Dorna, che vedrebbe di buon occhio l’ingresso in Superbike dell’americano. Anche in questo caso però il problema è rappresentato dal budget. Si era parlato di un interesse dell’Aprilia, ma la casa di Noale non sarà più presente in Superbike in forma ufficiale e quindi l’eventuale presenza di Hayden è legata ad un team privato, che possa accollarsi l’impegno sia economico che tecnico, necessario per portare in pista le RSV4 ufficiali. Si torna quindi a parlare di Althea, che potrebbe fare da collante tra l’interesse della Dorna e quello dell’Aprilia. Se ognuna delle tre parti in causa fosse disposta ad un sacrificio economico, l’ex campione mondiale MotoGP potrebbe essere una delle novità più interessanti della stagione 2016.

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