Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Dopo la prima manche Davies ci aveva confermato che la sua Panigale funziona meglio da metà gara in poi e su questo ha impostato la sua tattica in gara due. Dopo aver resistito alle spalle di Sykes, nel corso dell’undicesimo giro il pilota della Ducati ha sferrato il suo attacco a Tom, che nel frattempo era entrato in crisi con le gomme. Da li in poi la gara no ha avuto storia. Chaz ha imposto il suo ritmo, mentre al contrario Sykes precipitava al quinto posto. Alle spalle del gallese si sono piazzate le due Aprilia, con Torres (ascolta la sua intervista) che, risolti i problemi ai freni che lo avevano rallentato in gara uno, ha fatto un’ottima gara, resistendo all’attacco del suo compagno di squadra. Haslam ci ha provato senza successo all’ultimo giro, nell’ultima curva, ma è andato largo lasciando via libera allo spagnolo.
Interrompendo i festeggiamenti, Rea è tornato in pista abbastanza concentrato da cogliere ancora la quarta posizione finale, davanti al suo compagno di squadra. Sykes, partito a missile dalla prima fila, non aveva tenuto conto del fatto che l’asfalto per gare due era di 15 gradi più caldo rispetto alla gara del mattino ed ha stressato troppo le sue Pirelli che lo hanno abbandonato proprio mentre Davies stava rinvenendo su di lui. Ennesima delusione per Sykes che vede allontanarsi il secondo posto in classifica. Se parlando di Baiocco si può ancora utilizzare il termine “sorpresa”, allora il sesto posto del pilota di Osimo è un risultato inatteso, ma sarebbe invece più corretto dire che questa eccezionale prestazione del pilota del team Althea si inquadra in una stagione condotta da Matteo ben oltre le previsioni.
Ci aspettavamo di più da Pirro, ma il tester della Ducati ha svolto molto bene il compito al quale è stato chiamato e porta a casa un settimo posto positivo, considerando che questa era solo la sua terza gara con la Panigale SBK. Grande prova di Camier che porta all’ottavo posto la vetusta e pesante MV F4 e precede Guintoli e Mercado. Nonostante partisse dalla prima fila, Canepa non centra la top ten e chiude mestamente due gare dalla quali si aspettava molto di più. Delusione anche per VdMark, caduto nel corso del sedicesimo giro, quando era in quarta posizione. Risalito in sella l’olandesino... volante ha chiuso tredicesimo. Due punti per Badovini sempre alle prese con problemi di assetto alla sua S 1000 RR. Chiude la zona punti Ponsson con la Kawasaki del team Grillini.
Non hanno tagliato il traguardo de Puniet e Ramos, entrambi per problemi tecnici.
Con un quarto posto Rea si laurea campione del mondo. Sykes domina la gara. Sul podio anche Davies e un sorprendete VdMark. Deludono Canepa e Torres (problema ai freni)..
Non è stata certamente la sua miglior gara della stagione, costellata di errori e chiusa al quarto posto (peggior risultato stagionale) ma è stata la gara che Johnny Rea ricorderà per tutta, la vita perché è quella che lo ha laureato campione del mondo. Un titolo meritatissimo a conclusione di un campionato dominato dal nordirlandese e dalla Kawasaki. Nel giorno del trionfo di Rea, festeggia anche Sykes che parte in testa e non da scampo ai suoi avversari con un ritmo insostenibile per tutti. In pochi giri Tom ha accumulato un buon vantaggio, che ha poi gestito sino alla fine. Il coriaceo Davies lotta sino a metà corsa nel gruppo degli inseguitori, ma quando riesce a vedere la pista libera davanti a se aumenta il suo ritmo, anche perché la sua Panigale funziona meglio con le gomme usurate. VdMark si ricorda di essere uno dei giovani più talentuosi della Superbike e porta sul terzo gradino del podio la tanto vituperata CBR che però evidentemente nelle mani giuste può ancora dire la sua. La sua partenza non è stata delle migliori, ma anche lui come Davies ha dato il meglio quando è uscito dal gruppo degli inseguitori.
Con le prime tre posizioni ormai consolidate, la gara è vissuta sul duello tra Rea ed Haslam per la quarta posizione. Il neo campione del mondo ha commesso molti errori, ma alla fine ha avuto la meglio su Leon che non sembrava tanto a posto con la ciclistica. E’ andata peggio al suo compagno di squadra Torres che alla prima curva ha avvertito un problema ai freni che lo ha costretto ad arrivare lungo, perdendo moltissime posizioni. Jordi è riuscito comunque a terminare la gara al dodicesimo posto. Gara compromessa e conclusa con un misero dodicesimo posto. Chiudiamo con le delusioni di giornata parlando di Canepa, che dopo essere partito molto bene dalla prima fila ed essere transitato per due giri in quarta posizione, è scivolato al terzo giro. Risalito prontamente sulla sua Panigale, Niccolò ha chiuso al diciassettesimo posto.
Anche se in posizioni diverse, Michele Pirro ha ripetuto la gara di Davies e da metà gara circa in pii si è avvicinato alla coppia Rea Haslam, sino a raggiungerla nei giri finali. Con le gomme ormai usurate e senza conoscerne perfettamente il limite, Michele ha preferito accontentarsi della sesta piazza. Lowes ha chiuso settimo davanti ad un bravissimo Baiocco che è risalito dalla tredicesima all’ottava posizione finale. Raccoglie solo un punticino Badovini, ancora alla ricerca di un bun set up per la sua BMW su questa pista.
Sykes si aggiudica la sua quinta Superpole stagionale e precede il compagno di squadra Rea ed un eccezionale Canepa che conquista la prima fila. Settimo Pirro e ottavo Baiocco
Sykes ingrana la quinta. Quello di Jerez è il quinto successo stagionale in Superpole del il pilota della Kawasaki ed il ventinovesimo della sua carriera. Con il crono di 1’40”292 Tom fa segnare anche il nuovo best lap della pista andalusa, migliorando di soli sei millesimi il record che apparteneva a Baz. Una doppia soddisfazione per Tom visto i rapporti che intercorrevano tra Sykes ed il francese attualmente in MotoGP.
Rea pensa soprattutto (e giustamente) alla classifica ed al titolo mondiale, ma partire in prima fila nelle due gare di domani è molto importante e quindi il nordirlandese si è impegnato al massimo per raggiungere il suo obiettivo, fermandosi però a oltre due decimi da Mr.Superpole. Ma la grande sorpresa di questo pomeriggio è stato il terzo posto di uno strepitoso Niccolò Canepa (ascolta la sua intervista). Il pilota del team Althea era caduto nelle libere danneggiando la sua Panigale privata, ma il team ha fatto un grande lavoro e gli ho messo a disposizione un mezzo con il quale Canepa ha conquistato la terza posizione e la prima fila, a soli otto millesimi da Rea. Niccolò ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere anche nelle precedenti sessioni cronometrate (ieri aveva chiuso al quinto posto) e la maggiore competitività delle Ducati Althea, evidenziato anche dalle prestazioni di Baiocco, che ha chiuso la Superpole due all’ottavo posto.
Sorpresa anche in seconda fila, aperta da VdMark. In qualifica l’olandesino del team Ten Kate si era costantemente migliorato, ma nemmeno lui si aspettava di chiudere di partire in quarta posizione in griglia nelle gare di domani. Al suo fianco il padrone di casa Torres, che al contrario sperava in qualcosa di meglio, ma ha comunque ottenuto una posizione di partenza che non gli preclude nessun risultato. Chiude la seconda fila Chaz Davies. Il gallese è soddisfatto della sua posizione di partenza e ritiene di avere il passo gara giusto per poter stare con i primi. Gli è mancato solo il giro veloce. Anche Pirro è soddisfatto della sua terza fila. «Ho girato a tre decimi da Chaz pur avendo utilizzato la gomma morbida Pirelli una sola volta a Misano - ha commentato il pilota di San Giovanni Rotondo - ed abbiamo un buon passo di gara». Oltre a Pirro e a Baiocco scatterà dalla terza fila anche Lowes. Da un esperto del giro veloce qual è l’inglese era forse lecito aspettarsi qualcosa in più, ma non dispone certo di una moto competitiva quanto quelle dei suoi avversari diretti. La quarta fila è quella dei delusi ad iniziare da Guintoli che si è visto sopravanzare dal suo giovane compagno di squadra, per proseguire con Haslam, solo undicesimo e Salom che si è qualificato al secondo posto nella prima Superpole, ma è caduto subito dopo il suo giro veloce, danneggiando la moto e non riuscendo quindi a prender parte a quella successiva.
Dopo quanto abbiamo visto nelle prove ed in Superpole, Sykes sembra possa godere dei favori del pronostico, considerando anche che il suo più accreditato avversario Rea correrà in funzione della classifica e del titolo mondiale. Le Ducati hanno dimostrato di poter ambire alle posizioni di vertice non solo con i piloti ufficiali, ma anche con i privati Baiocco e Canepa. Leggermente più indietro Torres che però, stimolato dal pubblico di casa, potrebbe anche fare il colpaccio. Saranno comunque, come sempre due gare da non perdere.
Miglior tempo per lo spagnolo dell’Aprilia, davanti a Sykes e Haslam. Strepitoso quarto posto per Baiocco che precede gli ufficiali Pirro e Davies. Solo nono Rea
Davanti al proprio pubblico (poco) Jordi Torres ferma i cronometri sul tempo di 1’41”405 e chiude in testa le prove cronometrate dell’undicesimo appuntamento stagionale della Superbike sul circuito di Jerez. La Kawasaki risponde con Sykes che però cede oltre due decimi allo spagnolo dell’Aprilia. La RSV4 conferma la propria competitività sulla pista andalusa (4 vittorie nelle ultime 4 gare) con la terza posizione di Haslam che però cade nel giro successivo, per fortuna senza conseguenze. I due piloti della casa di Noale ieri non avevano chiuso nella top five, ma lo avevano promesso: “domani saremo i più veloci”. E così è stato, però Sykes non solo si è inserito tra i due, ma è a soli 29 millesimi da Torres, in una sessione che ha visto ben quattordici piloti racchiusi in meno di un secondo. Subito dietro alle Aprilia ed alla Kawasaki di Sykes si piazzano ben tre Ducati, con un eccezionale Baiocco che si prende la quarta posizione e precede gli ufficiali Pirro e Davies. Lowes e Canepa si migliorano, ma non ripetono l’exploit di ieri e si accontentano di buon grado della settima ed ottava piazza, che significano qualifica diretta alla Superpole 2. Entrano nei primi dieci anche Rea e Guintoli. Per quanto Johnny affermi che questo è un weekend normale e che punta a far bene senza guardare la classifica, in realtà il nordirlandese non può fare a meno di sentire il titolo mondiale sempre più vicino e la tensione che ne deriva lo ha portato a quasi mezzo secondo dal leader Torres.
Dovranno passare attraverso la Superpole 1 Mercado, apparso in ripresa, VdMark, Salom, Camier e Badovini. L’italiano della BMW sperava di aver trovato l’assetto giusto, ma dovrà invece lavorare ancora molto nelle libere per fare bene in Superpole.
Alle 15 il via alla Superpole.
Nel secondo turno di cronometrate Sykes scivola e non si migliora, ma conferma la sua prima posizione, davanti a Rea ed un grintoso Lowes. Quarto posto per le Ducati di Davies e Canepa
Sykes e Rea non migliorano il loro tempo di questa mattina, ma chiudono comunque al primo ed al secondo posto la classifica combinata delle prime due sessioni cronometrate di Jerez. Alla fine il più veloce di questo secondo turno è Alex Lowes, che scala la classifica sino alla terza posizione. In predicato di passare alla Yamaha nel 2016 Lowes ha dichiarato : “ho tre round per dimostrare che il prossimo anno potrò lottare per il titolo”. Tradotto significa che in questi ultimi tre appuntamenti del 2015 Alex vuole dimostrare di meritarsi la R1 ufficiale. Sykes è stato anche autore di una innocua scivolata, dovuto più che altro alla pista che con le alte temperature del pomeriggio è diventata più scivolosa. Entrambi i piloti della casa di Akashi sono apparsi sereni e consapevoli della loro forza e Rea ha dichiarato : “ Sto lavorando come sempre in funzione delle gare nelle quali punterò alla vittoria, senza guardare la classifica”. Non gli crediamo, ma staremo a vedere.
Dietro alle due invincibili Kawasaki ed alla sorprendete Suzuki di Lowes, troviamo la Ducati ufficiale di Davies e quella privata di Canepa. Il gallese è contento della sua quarta posizione perché sta lavorando in funzione delle gare ed essere già quarto senza aver pensato troppo al giro veloce significa essere sulla strada della necessaria competitività. Molto soddisfatto naturalmente Canepa. «Abbiamo mantenuto lo stesso assetto di Sepang – ci ha dichiarato - e mi sono trovato subito a mio agio, su di una pista sulla quale in passato non ero mai stato particolarmente veloce. Questo vuol dire che possiamo ancora migliorare e stare con i primi».
Sesto posto per Torres che è il primo delle Aprilia e che si migliora nonostante una scivolata senza conseguenze. Lo spagnolo è primo nella speciale classifica dell’ideal time e questo sta a significare che se Jordi riuscirà a migliorarsi in alcuni settori, domani potrà occupare posizioni più prestigiose. Haslam settimo non è lontano dal suo compagno di squadra, ma con il caldo non si è migliorato e lamenta ancora problemi di assetto, che la sua squadra sta cercando di risolvere. Ottavo e nono posto per Baiocco e Pirro. Entrambi hanno sfruttato questi primi due turni per lavorare sulla moto. «Mi sono concentrato sulla messa a punto e ho cercato di assuefarmi alle gomme Pirelli che non conosco. Domani andrà meglio». Questo il commento del pilota che sostituisce l’infortunato Davide Giugliano. I due piloti Honda viaggiano ancora in coppia con Guintoli sempre davanti al giovane VdMark. Badovini conferma il suo dodicesimo posto del mattino, ma si dice ottimista: «Oggi non è stato facile, ma sappiamo dove intervenire». Non emerge invece Mercado, tredicesimo, che però fa decisamente meglio rispetto a questa mattina.
Questa seconda sessione ha confermato i risultati del mattino, fatta eccezione per Lowes che ancora una volta dimostra di essere veloce nel giro secco, ma di mancare in continuità. Bene le Kawasaki, inseguono le Ducati e faticano le Aprilia. Questo il riassunto della prima giornata di Jerez. Domani le qualifiche e la decisiva Superpole.