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Dopo aver lavorato per tutto il giorno con la sua squadra allo sviluppo della sua nuova Ninja, quando mancavano pochi minuti al termine dei due giorni di test andalusi, Rea ha montato la gomma da qualifica ed ha messo subito in chiaro che la nuova ZX-10RR è già molto veloce, anche se siamo solo all’inizio ed il lavoro da fare sulla nuova Kawasaki è ancora molto. “E’ stata una giornata intensa ed impegnativa – ha dichiarato Johnny – nella quale abbiamo provato tantissime cose. Però arrivati alla fine ho voluto tirare le somme del nostro lavoro ed ho provato a fare il tempo”. Il nordirlandese si è trincerato dietro ad un tipicamente anglosassone “no comment” quando gli ho chiesto se questa moto si può considerare un’evoluzione di quella con la quale ha vinto sei titoli mondiali o se possiamo invece parlare di una moto differente, il che significa che in realtà questa nuova Ninja nasconde qualche miglioramento che ancora non conosciamo. Con il tempo di 1’38”324 Rea ha fatto meglio per 15 millesimi del collaudatore della Honda MotoGP Stefan Bradl (1’38”340) ma ha poi bloccato sul nascere ogni paragone affermando che si tratta di due moto completamente diverse e che il tedesco non era certo qui a Jerez per fare un buon tempo sul giro. Dietro al nordirlandese e a Bradl si sono piazzati Toprak Razgatlioglu e Alex Lowes, con la seconda Kawasaki ufficiale, staccati di oltre mezzo secondo dalla testa della classifica. Il turco ha fatto segnare il suo miglior crono questa mattina, con la gomma da qualifica, quando la temperatura dell’asfalto era in condizioni ideali, ma in seguito non ha saputo ripetere il suo exploit. Lowes ha invece ottenuto il suo best lap nelle fasi finali.
Quarta posizione finale per Garrett Gerloff a oltre otto decimi da Rea. L’americano ha dimostrato anche oggi di essere in netto progresso ed ha subito sfruttato la R1 in versione 2020 che guidava per la prima volta, in quanto nel campionato appena concluso ha guidato la versione antecedente. Leon Haslam ha chiuso al quinto posto, staccato di un secondo e mezzo dal campione del mondo, ma primo delle Honda, visto che Alvaro Bautista non ha fatto meglio dell’ottava posizione, a quasi due secondi dal primo posto. Lo spagnolo è stato preceduto anche dai rookies Andrea Locatelli e Lucas Mahias. Il bergamasco ha mostrato continui miglioramenti, ed ha certamente la mentalità giusta per lavorare senza pressione con il suo team per prendere le misure ad una moto per lui completamente nuova. Il francese ha utilizzato la Ninja 2020 del Kawasaki Puccetti Racing, con la quale si è trovato subito a proprio agio, dimostrandosi già in grado di sfruttare la gomma da tempo, con la quale ha abbassato di oltre mezzo secondo il suo miglior giro di oggi.
Il primo contatto tra Kohta Nozane e la Superbike non è stato traumatico per il giapponese, nonostante una caduta nel turno della mattina. Il lavoro che lo attende è molto lungo e difficile, considerando che non conosce la moto e nemmeno le piste sulle quale dovrà correre, ma a detta del suo team ha la giusta mentalità per poter imparare in fretta ed il talento per emergere. Penultima posizione per Isaac Vinales al debutto sulla Kawasaki del team Orelac Verdnatura, mentre la classifica è stata chiusa dal belga Loris Cresson, anche se va specificato che il suo miglior crono è stato in realtà ottenuto da Luca Salvadori, che ha effettuato due uscite, una al mattino e una nel tardo pomeriggio.