Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Randy Krummenacher è un pilota svizzero, cresciuto in 125 e successivamente passato alla Moto2. Ma come lui stesso afferma in questa nostra intervista, anche in Moto2 ci vogliono tanti sponsor e molti soldi per riuscire ad essere competitivi e da qui la sua scelta di passare alle derivate. Siamo nel 2016 ed il suo esordio in Supersport con la Kawasaki del Puccetti Racing non avrebbe potuto essere migliore. Randy vince davanti a Federico Caricasulo e all’idolo locale Anthony West. Il suo primo campionato 600 si chiude con un quarto posto. L’ambiente della derivate gli piace e allora Krummenacher decide non solo di restare in quel paddock ma di salire di categoria.
La sua stagione in Superbike, sempre con il team di Manuel Puccetti, non è fortunata ed un incidente lo costringe a saltare quattro round. Forse, con qualche altra stagione per acquisire maggiore esperienza, Randy avrebbe potuto far bene anche nella classe maggiore, ma il suo desiderio è di tornare in 600 con il team Evan Bros. Il suo occhio attento aveva compreso il potenziale della squadra di Fabio Evangelista, che è ben felice dargli il benvenuto. La stagione 2018 è caratterizzata da alti e bassi. Al pilota ed al team manca ancora qualcosa per poter lottare per il titolo e quel qualcosa arriva l’anno successivo. Il dream team composto da Krummenacher e Caricasulo domina il campionato e solo nei round finali la tensione rischia di giocare un brutto scherzo al pilota svizzero che a Losail si laurea campione del mondo Supersport.
“Diventare campione del mondo era il mio obiettivo da quando ho iniziato a correre”. Qualche mese per godersi la vittoria e poi Randy è pronto ad una nuova sfida con MV Agusta Reparto Corse. Lui è pronto a scommettere sul potenziale della moto e della squadra e l’obiettivo è portare al titolo mondiale un marchio storico come MV avrebbe un gusto del tutto particolare. L’inizio a Phillip Island non è stato fortunato e poi il coronavirus ha bloccato tutto, ma l’entusiasmo e la voglia di vincere di Krummenacher sono rimaste le stesse, così come la sua voglia di tornare in pista al più presto, per riprendere il discorso interrotto in Australia.