SBK. L’Aprilia ci ripensa?

Carlo Baldi
Le dichiarazioni del CEO Massimo Rivola e la presenza di una RSV4 del team Nuova 2M Racing nei test di Jerez, riaccendono la speranza di poter rivedere la Casa italiana in Superbike
29 novembre 2019

In alcune recenti interviste il CEO di Aprilia Racing Massimo Rivola aveva parlato di Superbike, e di come ritenesse sbagliata la strada intrapresa dal campionato delle derivate, dove si utilizzano moto di derivazione GP. A parte che non è colpa di nessuno (e tantomeno della Dorna) se lo scorso anno con la Panigale V4 la Ducati ha alzato l’asticella, e se la Honda sembra aver accettato la sfida facendo scendere in campo la nuova Fireblade, resta il fatto che il titolo è stato vinto dalla Kawasaki, che non corre in GP.
Ma al di là di queste considerazioni, sentire il CEO di Aprilia Racing parlare di Superbike aveva acceso in molti una flebile speranza: vuoi vedere che a Noale ci hanno ripensato, ed intendono magari rimettere le mani su quella fantastica moto che per alcuni anni ha dominato nella classe regina delle derivate, portando a casa ben tre titoli mondiali? 

La speranza ha ripreso vigore qui a Jerez, quando abbiamo visto in un box un poco defilato, la RSV4 del team Nuova M2 Racing, che l’anno scorso ha ottenuto il secondo posto nel CIV Superbike con Lorenzo Savadori. Sulla moto italiana c’è il francese Christophe Ponsson e, come ci ha confermato il Responsabile Tecnico Giuseppe Galanti, si tratta proprio della moto guidata da Savadori. Il pilota francese ed i suoi tecnici stanno sviluppando in collaborazione con l’Aprilia, la RSV4 in vista della sua partecipazione non solo al Campionato Italiano, ma soprattutto ad almeno tre gare europee del mondiale Superbike.

 

 

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Il programma del team Nuova M2 Racing per il 2020 è molto fitto. Oltre alle wild card mondiali, nel CIV schiererà altri due piloti oltre a Ponsson, ed è inoltre prevista la partecipazione con altri due piloti anche al National Trophy, il campionato perfetto per poter lavorare allo sviluppo di una moto e per poterlo poi verificare in pista e in gara.

Qualcosa quindi si sta muovendo in Aprilia. Con ogni probabilità a Noale non pensano ancora ad un rientro in Superbike, ma vogliono comprendere se una RSV4 “riveduta e corretta” potrebbe tornare ad essere competitiva, e magari appetibile per qualche team, non solo nel mondiale ma anche nei vari trofei e campionati nazionali. E’ senza dubbio una buona notizia per tutti i tifosi della Casa italiana che sognano di rivedere la RSV4 in Superbike per aggiungere magari qualche altra vittoria all’incredibile palmarès dell’azienda veneta, che nelle derivate, oltre ai tre titoli mondiali, può vantare 52 vittorie e 4 titoli costruttori.  

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