SBK, le evoluzioni tecniche delle moto 2022

SBK, le evoluzioni tecniche delle moto 2022
Conclusi i test di Misano vediamo quali sono gli aggiornamenti apportati dalla case alle rispettive moto. Ecco come sono migliorate Ducati, Yamaha, BMW, Kawasaki e Honda
22 marzo 2022

Quando mancano meno di tre settimane all’inizio del campionato mondiale Superbike 2022, vediamo come hanno lavorato le case ed i team per migliorare le loro moto o per risolvere i problemi che si erano presentati nella precedente stagione.

Ducati

Il lavoro dei tecnici si è concentrato sul forcellone posteriore, per risolvere il problema lamentato più volte da Scott Redding lo sorso anno e che riguardava il grip della Panigale V4 nei curvoni veloci. Sia a Portimao che a Misano Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi hanno testato un forcellone, che proprio l’inglese aveva utilizzato in prova lo scorso anno, con risultati giudicati più che positivi proprio per quanto riguarda l’aderenza del posteriore. Una modifica ha riguardato il serbatoio, con una nuova conformazione che permette ad entrambe i piloti di muoversi meglio in sella, specialmente in curva. Tra i privati da rilevare come Philipp Oettl abbia testato uno scarico Spark (nel 2021 il team Go Eleven utilizzava Akrapovic) mentre Axel Bassani del Motocorsa Racing ha provato lo stesso forcellone testato dagli ufficiali oltre ad una nuova sella.

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Yamaha

La casa dei tre diapason non ha certamente dormito sugli allori, tanto che le evoluzioni della R1 hanno riguardato il telaio, la frizione, ma soprattutto l’elettronica, definita da Toprak Razgatlioglu “un miglioramento incredibile” al termine dei test di Aragon, dove il turco l’ha apprezzata in uscita di curva e nel maggiore controllo sia dell’anti inpennamento che del controllo di trazione. In Spagna Toprak ha provato anche dei nuovi componenti meccanici sul motore, che hanno portano dei benefici in uscita di curva ed una miglior prestazione del propulsore un po' ovunque. Come ha avuto modo di affermare il team manager della squadra campione del mondo Paul Denning la casa giapponese è intervenuta anche su molti altri piccoli dettagli che hanno decisamente migliorato la moto, mentre il Crew Chief Phil Marron ha dichiarato che il pilota turco è rimasto piacevolmente sorpreso dal potenziale della Yamaha di risolvere i problemi che lui riscontra in pista. Parlando invece degli altri team che utilizzano la R1, sembra che Garrett Gerloff abbia a sua volta tratto grandi benefici dalla nuova elettronica e che si sia adattato molto bene all’ultima specifica di freni Brembo.

BMW

Molteplici i nuovi accorgimenti e le modifiche realizzate dai tecnici tedeschi, e testati dai quattro piloti dei due team che utilizzano la M 1000 RR.

Il lavoro svolto a Monaco di Baviera ha riguardato principalmente l’elettronica, le configurazioni al telaio ed il motore. I dati più positivi sono arrivati proprio dal nuovo propulsore, che ora può sfogare tutta la propria “cavalleria”. Il telaio adesso permette diverse configurazioni a favore di una flessibilità maggiore, mentre l’elettronica è stata ulteriormente migliorata ed adattata allo stile di guida di Scott Redding. Ricordiamo che la casa tedesca è l’unica ad utilizzare un proprio sistema elettronico. Anche il serbatoio è stato completamente riconfigurato.

Kawasaki

Nel 2021 la Ninja è sembrata la moto meno competitiva tra quelle in lotta per il titolo mondiale. Jonathan Rea ha reclamato a gran voce la necessità di poter competere ad armi pari con i piloti Yamaha e Ducati e nei test svolti sino ad ora il sei volte campione del mondo si è dichiarato soddisfatto del lavoro svolto, che ha riguardato il telaio e la parte elettronica, mentre sembra che il motore sia rimasto pressoché invariato. Un nuovo setup sembra in grado di migliorare la partenza, mentre la squadra ha lavorato molto anche con Showa sul lato sospensioni.

Chi invece non utilizza più Showa è il Kawasaki Puccetti Racing, passato ad Ohlins. A Misano i tecnici della casa svedese sono stati costantemente al fianco di quelli di Lucas Mahias. Il francese è riuscito a far segnare il terzo tempo assoluto delle due giornate di prove ed ha ringraziato proprio le nuove sospensioni.

Honda

Grandi cambiamenti in casa HRC che ha sostituito entrambi i piloti, puntando sui giovani Iker Lecuona e Xavi Vierge, è passata da Brembo a Nissin e da Ohlins a Showa ed è intervenuta in modo importante soprattutto sull’elettronica e sulla geometria della Fireblade ed in quest’ottica si è rivelato determinante un nuovo posizionamento della piastra di sterzo. Tanti i test svolti ed i componenti provati, ma come hanno affermato i due piloti, non tutti hanno avuto un riscontro positivo. In generale però Vierge e Lecuona si sono detti soddisfatti dei progressi compiuti soprattutto nei long run predisposti in funzione delle gare.

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