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E’ senza dubbio un mondiale Superbike sempre più avvincente ed incerto, vissuto su di un iniziale predominio di Rea, ma che ha poi visto il recupero di Davies ed ora il ritorno di un maestoso Sykes. Tom balza al secondo posto della classifica, grazie ad un weekend dominato in lungo e in largo. Dominio di Sykes e della Kawasaki, macchiato solo dai problemi al cambio che nella prima manche hanno impedito a Rea di lottare per la vittoria e dai quattro motori (due di Rea e due di Sykes) che il team verdenero ha consumato sino ad ora (dei sette consentiti dal regolamento).
Al contrario la Ducati non ha ancora pensionato nessun motore, ed è riuscito a salvare anche quello di Davies che era andato a fuoco venerdì. La casa di Borgo Panigale non esce ridimensionata dalle due gare inglesi. Perde punti in classifica a causa dello zero di Davies in gara uno, ma saluta il ritorno di Davide Giugliano, che in un eventuale arrivo in volata per il campionato, potrebbe essere l’arma in più della Ducati a favore di Chaz, mentre ben difficilmente in casa Kawasaki si potrà fare gioco di squadra.
Lorenzo Savadori riporta l’Aprilia nelle zone alte della classifica, dove ultimamente staziona anche Camier con la MV, Hayden da un poco di ossigeno alla Honda che ha perso il brillante VdMark di inizio stagione, ma comunque nessuno riesce mai ad inserirsi nella lotta al vertice tra Ducati e Kawasaki. Men che meno la Yamaha che perso momentaneamente Sylvain Guintoli, a Donington ha dovuto rinunciare anche a Lowes, a causa dell’infortunio alla spalla patito in Malesia e non può certo essere. Beaubier il rimedio ai mali della nuova R1.
Le BMW non emergono da un grigiore, rotto solo dai piloti Althea in Malesia. In Inghilterra galleggia Torres ma naufraga Reiterberger, entrambi superati dalla S1000RR di Brookes in gara due. Così non va e la casa di Monaco di Baviera deve decidere se corre per vincere o per partecipare. Purtroppo a Donington non c’era il pubblico delle grandi occasioni, nonostante il sole ed un clima mite. Ma forse sono stati proprio questi due fattori a tenere lontani i sudditi della Regina, che hanno preferito altre mete in questo weekend.
Tom Sykes – voto 10 e lode
Il voto è obbligato, visto che Tom ha chiuso in testa tutti i turni di prova, la Superpole e le due gare, abbattendo il best lap del tracciato inglese e portando a otto le sue vittorie (consecutive) a Donington. Ma quello he ci ha impressionato maggiormente è stata la sua maturazione tattica. Quello visto a Sepang e nelle due gare di casa è un Sykes più forte mentalmente. Tom non si getta più allo sbaraglio come una volta. In gara uno ha seguito Giugliano, lo ha studiato e poi lo ha superato nel finale. Nella seconda ha resistito a Rea senza commettere nessun errore e portando in fondo le sue Pirelli senza distruggerle.
Jonathan Rea – voto 8
Per una volta è lui a patire il suo compagno di squadra. Johnny sente sgretolarsi sotto i suoi piedi il vantaggio in classifica nei confronti di Tom e la leadership del box Kawasaki. La sua Ninja non lo aiuta di certo e lui è bravo a salire comunque sul podio in gara 1, nonostante i problemi al cambio. In gara due deve inchinarsi a Sykes e non nasconde il suo nervosismo e la sua rabbia.
Chaz Davies – voto 7
Weekend da dimenticare, chiusosi comunque con un podio che rende meno catastrofico il suo round di casa. Fatica in prova, sabato sale su una moto rifatta quasi da zero dopo l’arrosto del venerdì, ma la porta in prima fila. Poi nella prima gara perde la testa, cade due volte e fa segnare il suo primo zero in classifica. Perde 34 punti nei confronti di Sykes e 20 nei confronti di Rea e scende al terzo posto in classifica. Da ora in poi non può più sbagliare.
Davide Giugliano – voto 7,5
Non fa nemmeno in tempo a festeggiare il ritorno sul podio che la sua Panigale lo tradisce in gara due. Ma Davide ha dimostrato di essere ormai alla fine di un percorso che lo ha reso più forte e consistente. Sabato le ha provate tutte e solo l’imbattibile Sykes di Donington gli è stato davanti. La domenica è da dimenticare in fretta, perché Misano si avvicina.
Nicky Hayden – voto 6,5
Purtroppo per lui una volta tanto in Inghilterra non piove, ma anche sull’asciutto Kentucky Kid dimostra di essersi ormai ambientato al clima bollente della Superbike. Purtroppo la sua Honda non gli consente di fare miracoli, ma lui da il massimo in attesa di tempi migliori.
Leon Camier – voto 7,5
Si è cucito addosso la F4 e la sfrutta al massimo. Raccoglie due ottimi piazzamenti e si conferma uno dei migliori piloti di questa Superbike. La speranza è che la MV riesca a risolvere la crisi che sta vivendo e torni ad investire sul suo team e su questo pilota.
Lorenzo Savadori – voto 8
E’ senza dubbio la rivelazione di questo campionato 2016 e non finisce mai di stupire. Intravede il podio in entrambe le gare e alla fine torna dall’Inghilterra con un sesto ed un quarto posto. E’ velocissimo ed impara tutto molto in fretta. Sacchi e l’Aprilia si coccolano questo talento che siamo certi potrà regalare loro grandi soddisfazioni. Magari a cominciare dal prossimo round di Misano.
Michael Van der Mark – voto 5,5
Due volte ottavo, l’olandesino continua a fornire prestazioni opache, senza quei lampi di classe che avevano caratterizzato il suo inizio di stagione. Il suo compagno di squadra cresce e lui sprofonda. Bisogna che si dia una svegliata perché anche le giovani promesse invecchiano.
Cameron Beaubier – voto 6,5
Catapultato in Europa, gli hanno dato una moto ancora da sviluppare su di un circuito dove aveva corso da ragazzo con una 125. Si qualifica per la Superpole2 e porta a casa qualche punto e quindi alla fine il suo bilancio può dirsi positivo. Da rivedere.