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Non si è ancora spenta l’eco delle dichiarazioni che Toprak Razgatlioglu ha rilasciato al termine del primo round del WorldSBK disputato a Phillip Island. Il pilota della BMW ha definito il campionato mondiale delle derivate una “Ducati Cup” alla luce dei risultati che i piloti della casa italiana hanno ottenuto nelle tre gare australiane. A nessuno piace vedere vincere solo una casa e se le cose non cambieranno non penso di restare ancora in questo campionato”.
Le sue affermazioni sono state riprese e commentate da tutti i media, ma cosa ne pensano i piloti ed i manager della Superbike? Abbiamo interpellato molti di loro ponendo le stesse due domande: “Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Toprak? E’ davvero una Ducati Cup o le cose in Europa cambieranno?”
Dalle dichiarazioni di quelli che hanno risposto al nostro sondaggio (alcuni hanno preferito non rispondere) risulta che sia opinione comune che i risultati della Ducati siano il frutto di un lavoro e di una strategia vincente e non certo del regolamento. Unendo quantità e qualità la casa di Borgo Panigale è destinata ad essere sempre presente nelle zone alte della classifica, ma tutti pensano che in Europa non solo Toprak e la BMW ma anche le altre case partecipanti potranno tornare ad essere competitive.
Ecco le testuali risposte
Andrea Locatelli – Pilota Pata Maxus Yamaha Team
“Onestamente faccio fatica a rispondere. Abbiamo fatto solo un round ed era a Phillip Island , ma mi sembra evidente che le rosse abbiano una marcia in più e chiunque ci sia sopra riesca comunque ad essere veloce, anche se : “onore al merito”, vale a dire che chi ha vinto o è andato sul podio se l’è senza dubbio meritato. Detto questo io penso che sicuramente in Europa qualcosa possa cambiare ma solo se cambierà anche qualcosa nel regolamento. Io però faccio il pilota e non il tecnico e quindi non so dire cosa dovrebbe cambiare”.
Garrett Gerloff – Pilota Kawasaki WorldSBK Team
Sembra proprio che Ducati abbia un vantaggio su tutte le altre moto, però io penso che su tracciati diversi da quello di Phillip Island, magari più tecnici e con molti stop and go, le altre moto potranno avvicinarsi molto alle Panigale. Di certo non sarà una cosa facile
Tito Rabat – Pilota Yamaha Motoxracing WorldSBK Team
“Penso che Toprak abbia parlato a caldo e che non pensi realmente quanto ha detto. Io non sono d’accordo con le sue affwermazioni. Una Ducati Cup? Io penso che sia così da sempre. Cioè chi ha una moto buona sta davanti e chi ce l’ha meno buona sta dietro. E’ una cosa difficile da accettare, specialmente quando sei giovane, ma è così. E poi anche se fosse una Coppa Ducati non è certo per colpa della casa italiana. Loro hanno lavorato bene e stanno davanti, gli altri devono migliorare se vogliono lottare con loro”.
Yari Montella – Pilota Barni Spark Racing Team
“La mia posizione è diversa da quella degli altri piloti Ducati, perchè io sono ancora in fase di apprendimento. Se fosse come dice Toprak, e cioè che la Panigale è superiore a tutte le altre moto ne sarei onestamente felice, visto che ne guido una. Però non mi sento ancora in grado di giudicare le altre moto perché ho corso solo tre gare in Superbike e non sono al corrente di quanto è successo in passato riguardo le super concessioni. Quello che posso dire è che al momento penso solo a sfruttare tutto il potenziale della mia moto che mi sembra molto elevato. Sento parlare di eventuali modifiche al regolamento per limitare le Ducati e spero non succeda, perché renderebbe ancora più complicato il mio lavoro”.
Danilo Petrucci – Pilota Barni Spark Racing Team
“Penso che in Europa Toprak tornerà a fare …..il Torpak. Tra l’altro mi sembra che lo scorso anno fosse andato addirittura peggio per lui a Phillip Island. Se non ricordo male conquistò solo un terzo posto e venne fermato da problemi tecnici. Quest’anno ci sono più Ducati in griglia e come avevo affermato già in altre interviste ci saranno più piloti Ducati li davanti, ma sono convinto che da Portimao in poi la BMW e Toprak potranno tornare in corsa per il titolo mondiale”.
Lorenzo Mauri – Team Manager Motocorsa Racing Team
“Ducati ha lavorato tantissimo questo inverno, non solo la casa madre ed il team ufficiale, ma anche tutti i team privati, che si sono adoperati per effettuare simulazioni alla luce dei nuovi regolamenti che limitano l’ingresso di benzina nel motore ed il risultato è stato poi divulgato a tutte le squadre Ducati e questo spiega quanto è accaduto in Australia dove tutti i piloti della rossa sono andati bene. Va anche detto che al contrario della BMW la Ducati non ha cambiato moto e questo è un altro dato a favore della Panigale Mentre la BMW schiera solo due moto le Ducati in griglia sono otto, e questo fa sì che, potendo condividere i dati, per i piloti della V4 sia più semplice trovare un assetto competitivo, mentre Razgatlioglu e Van der Mark devono fare da soli. L’high side nei test ufficiali ed una moto nuova, ancora da sistemare, lo hanno limitato molto a Phillip Island ma sono sicuro che nei round europei, una volta che sarà completamente guarito dall’infortunio alla mano, Toprak sarà tra i piloti da battere, ma non sottovaluterei nemmeno Bimota e Kawasaki che hanno il potenziale per fare bene”.
Sandro Carusi – Team Manager Yamaha Motorxracing WorldSBK Team
“Ho visto tutte le altre case in difficoltà. Secondo me il livello delle Ducati al momento è nettamente superiore ma ricordiamoci che l'Australia fa sempre storia a sé. Forse a Portimao si potranno vedere dei valori più corrispondenti alla realtà”.
Manuel Puccetti – Team Manager Kawasaki WorldSBK Team
“Non si può parlare di un campionato come di una “Ducati Cup” ma al massimo possiamo parlare di un “circuito Ducati” in quanto la pista di Phillip Island è da sempre favorevole alle moto italiane. Non penso proprio che la stagione sarà sulla falsariga di quello che abbiamo visto in Australia e anzi io vedo ancora Toprak quale favorito nella lotta per il titolo”.
Marco Barnabò – Team Manager Barni Spark Racing Team
“Toprak si è lamentato dopo un round corso in Australia, vale a dire su una pista che non va presa come riferimento perché è molto particolare e diversa da tutte le altre. Aspettiamo di vedere cosa succede nei prossimi round prima di parlare di Ducati Cup. Se le Ducati vanno tutte bene non è colpa del regolamento, ma è il frutto del nostro lavoro. Abbiamo tanti piloti forti e soprattutto ci possiamo scambiare i dati. Questo consente alle moto di migliorare ed ai team di lavorare sempre nella direzione giusta. Se le BMW in griglia sono solo due è perché la casa tedesca ha evidentemente preferito così, non è certo “colpa” della Ducati”.
Nicolò Canepa – Sporting Manager Yamaha
“In Yamaha sappiamo che dobbiamo lavorare per tornare al top. Un anno fa a Phillip Island Locatelli ha lottato per la vittoria mentre quest’anno abbiamo faticato di più. L’introduzione del Flow Meter ha sicuramente rimescolato le carte e dovremo vedere dopo Portimao, come il regolamento interverrà per ribilanciare le prestazioni in pista. Penso che l’interesse di tutti i costruttori e dell’organizzazione sia quello di avere delle gare combattute e spettacolari come abbiamo visto ad esempio in Supersport. Mi auguro che dal round 3 in poi possa essere così anche in Superbike”.
Denis Sacchetti – Team Manager Pata GoEleven Team
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Toprak io credo bisognerà aspettare Portimao per poter avere la situazione più chiara ed esprimere dei giudizi. In Portogallo il turco ha sempre fatto la differenza e se non si giocherà la vittoria allora forse avrà davvero una situazione tecnica di inferiorità. Quella australiana è una pista a se stante, diversa dai circuiti europei. Inoltre si è corso in modalità flag to flag e poi sappiamo che è sempre stato un circuito favorevole alla Ducati. La casa italiana gode dei migliori piloti sullo schieramento con ben 8 moto, contro le 2 della BMW e nonostante questo Toprak ha conquistato il secondo posto in gara 1. Credo che tutto questo sia solo il frutto dell’ottimo lavoro della Ducati e non di una disparità regolamentare. Personalmente mi aspettavo che BMW, avendo presentato la moto nuova a fine 2024, l’avesse equipaggiata con gli sviluppi tecnici introdotti sulla sua moto superbike della passata stagione grazie alle concessioni, ma così non è stato. Non ne conosco il motivo, ma sicuramente ci sarà una spiegazione logica. Concludendo, sono sicuro che non solo la BMW ma anche le altre case torneranno ad essere competitive in Europa, però ovviamente avremo sempre tante Ducati in top ten, e mi sembra normale vista la quantità di moto in griglia e e la qualità di piloti come Iannone, Petrucci, Redding, Bautista, Bulega e Lowes, ai quali si sono aggiunti due rookies fortissimi come Montella e Vickers”.