SBK. Loris Baz: “Non cambierei nulla della mia carriera”

Baz giovane ma già esperto, ha corso in MotoGP ed in tutte le categorie delle derivate. Con noi ha ripercorso le fasi salienti della sua carriera, compreso il gran rifiuto del 2014
15 aprile 2020

A soli 27 anni Loris Baz ha già corso nei due più importanti campionati mondiali, la Superbike e la MotoGP. La sua è stata una carriera rapida, iniziata nel campionato spagnolo e proseguita con il titolo Europeo Superstock 600 conquistato quando aveva solo 15 anni. La sua altezza quasi lo obbliga a passare subito alla Stock 1000, dove resta per tre anni ed all’inizio del quarto viene convocato per un test sulla Kawasaki Superbike lasciata libera dallo sfortunato Lascorz. Il provino è positivo è a soli 18 anni Loris si ritrova pilota ufficiale Kawasaki in Superbike.  Gli inizi non sono facili, anche perché gli altri piloti non gli perdonano di essere salito così giovane su di una moto ambita da tanti. “Solo Max Biaggi mi ha dato una mano” ha dichiarato nella nostra intervista. Resta tre anni anche nella classe regina delle derivate, e la sua ultima gara a Losail scatena non poche polemiche per il rifiuto a lasciare strada al compagno di squadra Tom Sykes, in lotta per il titolo. Le polemiche finiscono presto, perché Loris lascia la Superbike e compie il grande salto in MotoGP, dove tanto per cambiare, resta per tre anni. “Volevo andare in GP ancora giovane – ci ha confidato – per poter eventualmente tornare in Superbike, se le cose non fossero andate come speravo”. 
 

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E così è stato, perché nel 2018 Baz decide di tornare nel campionato delle derivate e entra a far parte del team Althea BMW. La moto non è competitiva e allora l’anno successivo eccolo nel team Ten Kate, che dopo una più che decennale collaborazione con la Honda è passata alla Yamaha. Team e pilota sono animati dalla stessa voglia di tornare grandi, e nonostante il loro campionato inizi solo nel sesto round di Jerez, il francese chiude al decimo posto della classifica generale, sfiorando più volte il podio. Il suo feeling con la Yamaha R1 è ottimo ed in costante crescita, e quest’anno nelle prime tre gare di Phillip Island ottiene due settimi ed un ottavo posto. Risultati che non rendono merito a Loris, che in tutte le gare lotta nel gruppo di testa, ma non viene aiutato dalla fortuna. Attualmente è in Francia, chiuso in una casa di campagna. Si allena soprattutto con la bicicletta sui rulli (è reduce da una incredibile gare virtuale di 24 ore disputata online con i suoi amici) e spera come tutti che questo periodo passi al più presto, per poter riprendere una stagione che si prospettava molto interessante sia per lui che per la sua squadra.  

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