SBK. Montella, Vickers e Sofuoglu. Un debutto molto positivo

SBK. Montella, Vickers e Sofuoglu. Un debutto molto positivo
Tre giovani piloti con carriere diverse, accomunati da un ottimo debutto in SBK in un round complicato come quello australiano. Ecco come sono andati e quali sono stati i loro risultati.
7 marzo 2025

Tra i molti motivi di interesse del primo round WorldSBK di Phillip Island c’è stata anche la curiosità di vedere all’opera i tre piloti debuttanti: Yari Montella, Bahattin Sofuoglu e Ryan Vickers.

I primi due vengono dal mondiale Supersport, mentre il terzo dal British Superbike. Tre ragazzi diversi non solo per la nazionalità, ma anche per le loro precedenti esperienze.

Montella ha venticinque anni ed ha iniziato nel Campionato Italiano CIV per poi crescere nel CEV spagnolo, prima in Moto3 e poi in Moto2, dove si è laureato campione nel 2020. Qualche esperienza nel mondiale Moto2 per poi passare nel 2022 al WorldSSP, con la Kawasaki del Team Puccetti. L’anno seguente entra a far parte del Team Barni Ducati e dopo due stagioni nella classe cadetta delle derivate Marco Barnabò decide di farlo debuttare in Superbike.

Bahattin, ventunenne nipote del Sultano Sofuoglu, ha corso un anno nell’Asia Talent Cup nel 2016 a soli tredici anni, per poi approdare al mondiale 300, dove è rimasto sino al 2022 quando è passato nelle fila del Team MV Agusta Supersport. Tre anni con la tre cilindri varesina e poi il ritorno con il Team Motoxracing Yamaha. Con la squadra di Sandro Caruso Bahattin aveva già disputato due stagioni in 300 (2020 e 2021), ma questa volta con la Yamaha R1 Superbike.

Vickers ha ventisei anni appena compiuti (19 febbraio) ed una carriera trascorsa quasi completamente in Inghilterra. Campione nazionale Stock 600 nel 2018, Ryan entra nel British SBK già l’anno seguente e ci resta sino al 2024 quando l’occhio lungo di Lorenzo Mauri lo porta al mondiale. Va detto che (ad essere pignoli) il round australiano per lui non ha rappresentato un vero e proprio debutto, in quanto Vickers aveva già corso le tre gare SBK di Most del 2022 con il Team Pedercini Kawasaki, senza raccogliere punti.

Come sono andati i tre rookies sul particolare tracciato di Phillip Island?

Iniziamo col dire che tutti e tre sono riusciti a conquistare i loro primi punti mondiali e che quindi il loro debutto può certamente essere considerato positivo. In un’ipotetica classifica il migliore è stato Montella che però, dopo il tredicesimo posto in Superpole, è caduto in quella che è stata la sua prima gara in SBK. Yari si è rifatto subito nelle due gare successive, grazie ad un sorprendente ottavo posto nella gara sprint e ad un ottimo nono in Gara2. Alla fine sono nove i punti conquistati dal pilota di Oliveto Citra.

Vickers ha chiuso la Superpole in sedicesima posizione per poi andare a punti in tutte e tre le gare: tredicesimo e due volte quindicesimo. Prestazioni decisamente al di sopra delle aspettative, che gli hanno permesso di accumulare quattro punti.

La pista di Phillip Island non è stata favorevole alle Yamaha, ma Sofuoglu è riuscito comunque a conquistare un punto in Gara1 e a sfiorare la point zone nelle due gare successive.

Al di là dei punti e dei risultati, riteniamo che il compito dei tre non sia stato per niente facile considerando che nessuno di loro aveva mai corso con una Superbike sul difficile tracciato australiano, e soprattutto che le gare sono state rese ancora più complicate dai due pit stop nelle gare lunghe, per il cambio gomme obbligatorio.

Hanno mostrato tutti e tre una grande maturità ed un ottimo talento, e siamo certi che siano nelle squadre e nelle condizioni giuste per acquisire l’esperienza necessaria per disputare una brillante stagione 2025.

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