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Con un comunicato stampa, BMW Motorrad WorldSBK ha annunciato che nel 2021 Michael van der Mark entrerà a far parte della squadra ufficiale del colosso tedesco.
Sulla falsariga di quanto sta accadendo in MotoGP, dove i team stanno già annunciando i propri piloti per la stagione 2021, anche il mondiale delle derivate sta definendo gli schieramenti per il 2021, anche se le gare del campionato in corso riprenderanno solo tra un mese sul circuito di Jerez in Spagna.
Nel comunicato dell’azienda di Monaco, dopo aver elencato il passato ed i successi del pilota olandese, vengono riportati i commenti di Marc Bongers, Direttore di BMW Motorrad Motosport, e di Shaun Muir, team Principal della squadra BMW nel mondiale Superbike.
Marc Bongers: “Siamo molto contenti dell’accordo con Michael, che negli ultimi anni si è dimostrato uno dei protagonisti del campionato mondiale Superbike. Siamo convinti che Michael sia una risorsa per il nostro progetto, e insieme, in combinazione con il consistente pacchetto che possiamo offrirgli, possiamo migliorare il nostro livello di competitività ed i nostri risultati. Diamo quindi il benvenuto a Michael nel team BMW Motorrad WorldSBK e speriamo in una positiva collaborazione ”.
Shaun Muir: “Siamo lieti di dare il benvenuto a Michael nel team BMW Motorrad WorldSBK. Ha una grande esperienza ed è uno dei piloti più giovani e di maggior talento sulla griglia del WorldSBK. Garantirci i servizi di Michael enfatizza la nostra attenzione e la nostra determinazione di voler competere ai massimi livelli, e per questo motivo forniremo a Michael tutti i mezzi necessari per raggiungere l’obiettivo".
Il campione del mondo Supersport 2014 lascia quindi dopo quattro anni la squadra ufficiale Yamaha, alla quale ha portato un totale di 3 vittorie e di 29 podi.
A chi starà pensando la Casa dei tre diapason per sostituire il ventisettenne olandese? Con poche moto ufficiali a disposizione sono molti i piloti in cerca di una sistemazione per il 2021, a iniziare ovviamente da chi, tra Tom Sykes o Eugene Laverty, dovrà cedere la BMW al nuovo arrivato: difficile prevedere chi dei due sarà sacrificato sull’altare di Van der Mark, ma visto che Sykes lavora da due ani allo sviluppo della S1000RR avrebbe poco senso sostituirlo nel bel mezzo del progetto. Più probabile quindi che sia Eugene ad andarsene.
Il nordirlandese ha già corso nella squadra ufficiale Yamaha in SBK, ma sembra in fase calante, ed è difficile che possa rientrare nei piani dell’azienda giapponese. Il candidato più accreditato sembra essere Jonas Folger.
L’ex pilota MotoGP, oltre a disputare il campionato IDM con una Yamaha, dovrebbe correre come wild card due round del mondiale delle derivate. Il tedesco è ormai guarito dalla Sindrome di Gilbert, a causa della quale ha dovuto interrompere la sua carriera di collaudatore per la Yamaha in MotoGP, ed un suo arrivo in Superbike farebbe la gioia non solo della Casa giapponese, che potrebbe puntare sull’esperienza oltre che sul suo talento, ma anche della Dorna, che potrebbe presentarsi al round di Oschersleben annoverando il ventiseienne pilota tedesco.
Da tenere d’occhio però anche Chaz Davies, se come sembra l’avventura del gallese in Ducati dovesse essere agli sgoccioli. Con Redding forte di un contratto di due anni, la possibile e tramontata candidatura di Danilo Petrucci ha dimostrato che a Borgo Panigale stanno pensando di sostituire Iceman, che si potrebbe quindi candidare ad un posto sulla R1 ufficiale. Un team composto da Razgatlıoğlu e Davies garantirebbe un esplosivo mix di esperienza e competitività, con Chaz che vorrebbe dimostrare di essere vincente anche su una moto diversa dalla Ducati.
Non sono però da sottovalutare le possibilità di Loris Baz, che già corre con una Yamaha proprio in quel team Ten Kate che nel 2015 portò in Superbike Van der Mark. Il francese (unico transalpino nel World SBK) ha dimostrato di andare molto forte anche con una R1 non ufficiale, e non avrebbe quindi problemi ad essere subito competitivo.
L’ultima ipotesi è quella che fa sognare noi italiani, perché porta ad Andrea Locatelli, attualmente leader del mondiale Supersport con il team Yamaha Bardahl Evan Bros.
Il talento del bergamasco non si discute e anche in questo caso la Dorna sarebbe ben contenta di avere un italiano che si preannuncia competitivo nella classe regina, oltre alle speranze Caricasulo e Rinaldi. Uno dei motivi per i quali Andrea ha lasciato la Moto2 per la Supersport è quello di poter un giorno competere in Superbike.
Non è inoltre da sottovalutare come la casa giapponese tenda a rispettare la filosofia che punta a portare in Superbike piloti già in orbita Yamaha, proprio come è successo a Caricasulo o all’americano Garrett Gerloff, proveniente dal team Yamaha USA.
E il prossimo anno potrebbe essere la volta di Locatelli, magari nella squadra ufficiale.