SBK. Phillip Island test, day 2. La parola ai protagonisti

SBK. Phillip Island test, day 2. La parola ai protagonisti
Le dichiarazioni dei protagonisti dopo le due giornate di test Superbike a Phillip Island
23 febbraio 2016

Davide Giugliano

«Il bilancio di queste due giornate è senza dubbio positivo. Peccato solo per questo pomeriggio, nel quale non sono riuscito a fare tutto quello che avrei voluto. Con il caldo la moto si è comportata in modo diverso rispetto a ieri. Inoltre il vento e le cadute degli altri piloti mi hanno suggerito di non forzare e di concludere questi test in modo positivo. Per il weekend di gara le temperature dovrebbero scendere e questo mi aiuterebbe, perché sia io che la mia moto soffriamo un poco il caldo».

 

Chaz Davies

«Nel turno del mattino mi sono concentrato sul ritrovare la fiducia in sella dopo la caduta di ieri nel finale del turno. Ho anche fatto una simulazione di gara, della quale sono abbastanza soddisfatto. Il nostro distacco dai primi è stato ridotto, e penso che avrei potuto chiedere di più sia a me stesso che alla Panigale. Nel pomeriggio non mi è stato possibile migliorare i tempi, perché le temperature sono aumentate molto, ma oggi l’obiettivo principale era quello di verificare il pacchetto senza cadere, quindi attendo fiducioso il week-end di gara».

 

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Tom Sykes

«Ci sono state un sacco di interruzioni a causa delle bandiere rosse, nel corso di queste due giornate di test, ma penso che ci troviamo in una situazione molto buona. Siamo veloci in tutte le condizioni meteo, sia con il caldo che con il fresco. Abbiamo finito i nostri due giorni di prove in modo molto positivo, su di un circuito che in passato non è stato certo il migliore per me. Tutto sta sicuramente andando nella direzione giusta, ed abbiamo raccolto alcune informazioni importati. Ora tutto ciò che dobbiamo fare è mettere insieme i dati raccolti e fare un breve riassunto di quello che abbiamo fatto. Abbiamo apportato cambiamenti importanti che ci pongono in una condizione migliore per il prossimo weekend di gare che aprirà il mondiale 2016». 
 


Sylvain Guintoli

«Dopo queste due giornate di prove siamo più vicini ai piloti più veloci. A dire il vero questo è un circuito dove la nostra Yamaha si trova particolarmente a proprio agio, sia per quanto riguarda la ciclistica che l’erogazione del motore. Mi sono trovato subito a mio agio qui e con il caldo oggi pomeriggio ho fatto segnare il miglior tempo del turno. Sono anche caduto senza conseguenze, ma è meglio così. E’ la prima volta che cado con questa moto, ed è stato meglio che sia successo ora e non nelle gare del weekend. Posso dire che siamo andati oltre le nostre previsioni. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, soprattutto se consideriamo che siamo ancora all’inizio nello sviluppo di una moto nuova per il mondiale Superbike. Dobbiamo migliorare le velocità di punta, che al momento ci vedono un poco indietro rispetto ai nostri concorrenti, ma sono certo che ci riusciremo. Per le due prime gare non penso di poter puntare al podio, ci serve un poco più di tempo, ma chissà…….in gara tutto può succedere».

Jonathan Rea

«Praticamente siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo fare. E’ stato impegnativo, perché le bandiere rosse sono state sventolate proprio mentre stavamo provando alcune cose importanti, ma in generale i due giorni sono stati abbastanza buoni. Abbiamo avuto due condizioni differenti; un primo giorno più freddo ed un secondo molto caldo e con molto vento. Tutto considerato abbiamo testato tutto quanto c’era da provare e siamo anche riusciti a fare una simulazione di gara questa mattina. Siamo pronti ad iniziare il weekend di gare con un pacchetto che ritengo soddisfacente. Sono solo molto ansioso di correre, perché l’inverno non è stato lungo, ma non gareggio dal round del Qatar dello scorso anno. Ora voglio solo vedere le luci del semaforo che si spengono, e restare concentrato per tutti i 22 giri in uno dei migliori circuiti del mondo».

 


Alex De Angelis

«Anche oggi non è stato facile. La caduta di ieri ed alcuni problemi tecnici ci hanno rallentato. Stamattina avvertivo dolore alla caviglia ed al polso, ma per fortuna la Clinica ha fatto come sempre un buon lavoro e sono riuscito a fare i test. Sono riuscito a migliorarmi negli ultimi giri dell’ultima sessione. Abbiamo sofferto perché la moto tende a muoversi e a pompare al posteriore: oggi siamo riusciti a migliorarne il comportamento, anche se non abbiamo risolto del tutto il problema. La mia posizione in classifica non mi preoccupa, perché alla fine posso dire che è andata come mi aspettavo. Non abbiamo fatto nessun test e non conoscevo la moto, quindi per noi le prime due gare, qui e in Thailandia, saranno come dei test nei quali dobbiamo lavorare per fare esperienza e chilometri, per cercare di migliorare la moto e girare più velocemente e con maggior facilità».

Jordi Torres

«Ieri abbiamo potuto percorrere molti giri, ed è stata una giornata nella quale, assieme al team, ho imparato tanto grazie alle informazioni che ci ha dato la nostra moto. È stata una bella giornata, che ho concluso con un 3° posto assoluto (1’31.526). Oggi invece le condizioni della pista sono cambiate rispetto a ieri, e abbiamo avuto molto più lavoro da fare. Faceva più caldo, c’era meno grip, e alla fine ho fatto una caduta che dobbiamo ancora capire da cosa sia stata causata. Quando si sta imparando a conoscere una moto si va per tentativi e si cerca il limite. E qualche volta il limite si trova anche così! Nonostante tutto, sono risalito in sella già nel secondo turno ed ho concluso i test con un sesto posto assoluto. Riguardo alle gare di sabato e domenica, non so come sarà la gestione del week end delle due gare visto che ora c’è una notte in mezzo. È un’avventura nuova e per ora tutto quello che so è che abbiamo un turno in meno, che invece mi sarebbe servito tanto. Io avrei preferito che fosse solo la domenica la giornata delle gare, ma stiamo a vedere come sarà questa nuova formula».

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