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Di giorno o di notte, nessuno batte Sykes sul giro secco. In realtà uno ci sarebbe, ma è momentaneamente a casa per curarsi la schiena. A Losail la gomma da tempo dura quasi meno di un giro, perché la sabbia presente in pista influisce sull’usura degli pneumatici. Con un solo giro a disposizione bisogna essere degli specialisti come Sykes per abbassare il best lap della pista del Qatar. Rea, nonostante il riferimento di Torres, non è riuscito a far meglio del suo compagno di squadra, mentre Fores tocca i cielo con un dito, grazie ad un risultato che non si aspettava di poter ottenere, vista anche la sua scarsa conoscenza della Panigale R.
Ecco il commento dei primi tre al termine dell’ultima Superpole del 2015.
Jonathan Rea: «Nel giro decisivo Torres era proprio davanti a me e mi ha dato una piccola mano, dandomi un buon riferimento. Ho fatto qualche errore ma sono molto contento del tempo che ho realizzato, perché con la gomma da gara non ero stato particolarmente veloce. Appena rientrato ai box per montare la morbida abbiamo fatto alcune modifiche al controllo di trazione che hanno funzionato ed ho trovato il grip necessario. Abbiamo ancora qualche problema di stabilità all’anteriore, ma voglio finire l’anno in modo positivo. Per domani credo che Torres sia il pilota più a posto, mentre noi dobbiamo fare un passo avanti se vogliamo stare con lui in gara».
Tom Sykes: «Domani la gestione delle gomme sarà importante, ma con l’assetto da gara ci siamo avvicinati ai migliori. Abbiamo fatto un bel passo avanti giusto in tempo per le qualifiche e nelle libere lavoreremo sulla distanza utilizzando gomme da gara. Quest’anno non sono competitivo come nel 2014, ma la squadra lavora sempre al massimo e già durante la Superpole mi sono sentito più veloce e meno al limite, con la gomma da gara. In gara lo scorso anno le Aprilia erano praticamente imbattibili, mentre quest’anno, pur se velocissime, potrebbero essere alla nostra portata».
Xavi Fores: «Nelle prove libere abbiamo avuto qualche problema e non riuscivamo a trovare un assetto che mi permettesse di andare forte. Inoltre nella caduta del primo turno di ieri mi sono fatto male alla gamba destra. La situazione non era certo delle migliori. Non avendo nulla da perdere, prima della Superpole abbiamo deciso di apportare un drastico cambiamento alla moto. In Superpole sono andato subito forte già con la gomma da gara. Ho trovato il feeling giusto e sono stato in grado di spingere forte. Devo ringraziare Rea che nel mio giro veloce mi ha dato un riferimento importate che mi ha permesso di ottenere la prima fila. L’assetto che abbiamo utilizzato in Superpole mi rende fiducioso per le gare di domani, nelle quali l’usura delle gomme assumerà una grande importanza».