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Si sono concluse sulla pista del Lausitzring le due giornate di prove che hanno visto all’opera alcuni tra i più importanti protagonisti del campionato mondiale Superbike. Erano presenti il team Aruba Ducati con Davies e Melandri, il team Kawasaki Racing con Rea e Sykes, il team Milwaukee Aprilia con Savadori e Laverty ed il team Red Bull Honda con il collaudatore Michele Magnoni e la novità Davide Giugliano. Il clima ha condizionato solo in parte il lavoro di piloti e tecnici, con una pioggia che è caduta all’inizio della prima giornata ed alla fine della seconda. Una nota negativa riguarda invece le condizioni del tracciato tedesco, notevolmente peggiorate rispetto allo scorso anno, con buche che costringono i piloti a modificare le traiettorie. Le due gare del mondiale SBK di metà Agosto sanciranno peraltro la chiusura del Lausitzring alle competizioni, ma pensiamo proprio che nessuno rimpiangerà la malmessa ed obsoleta pista tedesca.
Nei test i tempi sul giro non assumono un’importanza rilevante, ma in questo caso va riportato che il miglior tempo (ufficioso) di Rea sia stato di 1’36”6, ampiamente sotto il record della pista stabilito da Davies lo scorso anno (1’37”357). Ormai le prestazioni del campione del mondo non stupiscono più di tanto, mentre stupisce (anche se solo in parte) il crono di 1’36”8 fatto segnare da Eugene Laverty, a dimostrazione di quanto era emerso nelle ultime gare e cioè che la RSV4 del team Milwaukee ha fatto un notevole balzo in avanti, verso una competitività che potrebbe permettere al nordirlandese e a Lorenzo Savadori di concludere in crescendo questo campionato 2017. L’italiano si è fermato a pochi decimi dal suo compagno di squadra (1’37”2) e al termine dei test ha dichiarato : “Siamo stati in grado di provare la moto sia in condizioni asciutte che bagnate, e questo è stato molto utile. Abbiamo raccolto dati veramente positivi. Questa è una pista difficile, ma i test ci saranno utilissimi per le gare. Il mio obiettivo era quello di migliorare le mie sensazioni sulla moto, soprattutto per quanto riguarda l’anteriore. A Laguna abbiamo fatto alcuni progressi, e qui li abbiamo confermati. Sono fiducioso per quanto riguarda le gare che disputeremo qui ad Agosto. Il team e Aprilia Racing stanno lavorando sodo per migliorare la moto, e ora siamo un poco più vicini ai primi”.
Sensazioni positive anche per i due piloti della Ducati, con Davies che ha fatto segnare lo stesso tempo di Laverty, mentre il best lap di Melandri è stato di 1’37”4. Il gallese ha ritrovato una perfetta forma fisica, e si è dichiarato contento dei continui progressi della sua Panigale. Su questa pista Chaz l’anno scorso ha vinto Gara-1, e sarà certamente uno dei piloti da battere anche nel nono round che si disputerà su questo tracciato dal 18 al 20 Agosto prossimi.
Questo invece il commento di Melandri al termine dei due giorni di prove: “È stato un test importante, soprattutto perché si trattava di una pista nuova per me e sarebbe stato veramente difficile essere competitivi nei due round di Agosto, senza avere dei riferimenti.
Il tracciato in sé è divertente, ma non è facile da imparare, perché i raggi di curva sono un po’ particolari e soprattutto perché le buche ti costringono a percorrere linee abbastanza anomale. Siamo comunque riusciti a completare quasi tutto il nostro programma di lavoro. Era importante girare sul bagnato, soprattutto perché questa pista ha poco grip e rappresenta un buon banco di prova, ma il feeling è stato buono. Sono stati due giorni impegnativi, ma abbiamo trovato delle buone idee dalle quali partire nel weekend di gara”.
Visi sorridenti nel team Red Bull Honda. Serviva una controprova ed un parere da poter confrontare con quello di Stefan Bradl, e sia Davide Giugliano che il tester Michele Magnoni hanno raccolto molti dati, che hanno permesso ai tecnici del team olandese di guardare con più fiducia al futuro. Giugliano non ha certamente cercato il tempo sul giro, e dopo una prima giornata passata a prendere confidenza con una moto per lui completamente nuova, nella seconda ha testato alcuni nuovi componenti e fornito ai suoi tecnici indicazioni preziose per lo sviluppo della nuova CBR.
“Innanzitutto, vorrei ringraziare Michele Magnoni e Davide Giugliano - ha affermato Marco Chini, Honda WorldSBK Operations Manager - per la loro professionalità e la loro disponibilità nell’aiutarci con il lavoro di sviluppo della nostra moto. La squadra continua a sviluppare la CBR un passo alla volta. Davide Giugliano mi è sembrato in buone condizioni e la sua notevole esperienza con moto Superbike ci è stata davvero utile per comprendere l’attuale livello di competitività della nostra Honda CBR1000RR Fireblade SP2. Davide merita sicuramente di essere preso in considerazione nel novero dei piloti che potrebbero correre al fianco di Stefan Bradl nei restanti round della stagione”.
Se questa non è una promozione per Davide, poco ci manca, ma prima di cantar vittoria bisogna sentire anche il parere sia dello sponsor Red Bull che della Casa madre giapponese. Ne sapremo di più tra qualche giorno.
Da segnalare infine che era presente ai test anche Markus Reiterberger, che prenderà parte alla prova del mondiale con la S1000RR BMW del team con il quale gareggia (e vince) nel campionato tedesco IDM Superbike.
Ecco i tempi ufficiosi della due giorni tedesca:
1. Rea – Kawasaki - 1’36”6
2. Sykes – Kawasaki - 1’36”7
3. Laverty - Aprilia) - 1’36”8
4. Davies –Ducati - 1’36”8
5. Savadori – Aprilia - 1’37”2
6. Melandri – Ducati - 1’37”4
7. Reiterberger – BMW - 1’37”7
8. Giugliano - Honda- 1’39”4
9. Magnoni –Honda -1’45”9