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Un rabbioso Rea si impone in gara 2 a Donington Park e si rifà così della delusione patita ieri, quando la gomma posteriore lo aveva tradito e costretto al suo primo zero in classifica. Scattato come una molla dalla quarta fila, in un giro Johnny si è liberato dei piloti che lo precedevano ed è balzato in testa alla gara. Nei giri successivi il campione del mondo ha spinto come un forsennato, accumulando un vantaggio di oltre tre secondi e resistendo poi al ritorno di Sykes.
Partito dalla nona posizione in griglia, Tom ha perso troppo tempo nelle prime fasi della gara, soprattutto per superare prima Melandri e poi VdMark. Quando è arrivato alle spalle del suo compagno di squadra, Sykes è riuscito nell’impresa di rosicchiargli molti decimi, sino ad arrivare meno di due secondi dalla Ninja numero 1, ma purtroppo per lui era ormai troppo tardi. Si interrompe così a nove la sua striscia di vittorie consecutive sulla pista inglese.
Il terzo posto è il giusto premio per un generoso Davies. Coinvolto suo malgrado nella caduta di Haslam alla curva Goddard alla fine del secondo giro, dopo la divagazione sull’erba Chaz ha praticamente girato sempre con il passo dei primi risalendo dal tredicesimo al terzo posto e riuscendo a piegare un volitivo VdMark che non aveva mai visto il podio così vicino da quando guida la R1. Che la moto della Yamaha sia migliorata lo dimostra anche il quinto posto di Lowes che non ripete il podio di ieri, ma non commette nemmeno uno di quegli errori che spesso hanno contraddistinto le sue gare.
Buono il sesto posto di Camier che ha ripetuto il piazzamento di ieri e lo stesso distacco di 23 secondi dal vincitore. Fores invece ha fatto decisamente meglio oggi di quanto non abbia fatto sabato ed ha ottenuto il settimo posto davanti a Ramos ed alla wild card Dixon. De Rosa chiude decimo davanti a Bradl e Russo, mentre i due piloti di Grillini, Jezek e Badovini chiudono nell’ordine la classifica di questa seconda corsa inglese.
Giornata da dimenticare per Melandri, costretto al ritiro per la caduta della catena. Così come era successo ieri la sua Panigale anche oggi è stata afflitta da violente quanto inspiegabili vibrazioni, che hanno addirittura causato la caduta della catena e costretto al ritiro il ravennate, ora quarto in classifica a 123 punti da Rea.
Anche Savadori non ha vissuto certamente un bel weekend nel Licestershire. Ieri era riuscito a portare al traguardo la sua RSV4 anche se solo al dodicesimo posto, mentre oggi si è dovuto ritirare per problemi tecnici. Il suo compagno di squadra Laverty è invece caduto nel corso del quinto giro. Nessuna Aprilia è arrivata sotto la bandiera s scacchi, perché un grintosissimo Mercado dopo una fantastica partenza, che gli ha addirittura permesso di fare un giro in testa, è caduto alla Fogarty nel nono giro. Cadute anche per Torres, Krummenacher, De Angelis, ma quella che ha più pesato sul risultato della gara è stata senza dubbio quella di Leon Haslam. Alla fine del primo giro alla curva Goddard, quella che immette sul rettilineo d’arrivo, Mercado è arrivato lungo ed ha allargato la traiettoria, per poi chiuderla improvvisamente, proprio mentre transitava Haslam che non è riuscito ad evitare la caduta. Un vero peccato per Leon e per tutto il team Puccetti, che anche oggi pregustava una gara di vertice.