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Per Rea questa è stata un’altra stagione vittoriosa, ma molto più difficile rispetto a quella dello scorso anno, e per questo ancora più soddisfacente. Basti pensare che nel 2015 Johnny in Qatar aveva il titolo già in tasca e poteva vantare ben 528 punti, mentre quest’anno ha dovuto attendere le ultime gare per confermarsi campione, arrivando a Losail con 462 punti: vale a dire 66 in meno rispetto alla passata stagione, in gran parte dovuti ai problemi al cambio della sua moto, che lo hanno fermato a Laguna Seca ed al Lausitzring.
La stagione del nordirlandese era iniziata in modo fantastico a Phillip Island con una doppietta, e allora furono in molti a pensare che il 2016 sarebbe stata per lui una passeggiata trionfale, anche perché ai 50 punti conquistati da Rea fecero riscontro i 26 di Davies ed i 21 di Sykes, a ragione considerati i suoi diretti avversari nella corsa al titolo.
Le due gare in Thailandia confermarono il predominio del pilota della Kawasaki, che però in gara due si dovette accontentare del secondo posto, dopo una bellissima lotta con Sykes. Un duello che lasciava qualche strascico nel dopo gara, e riaccendeva l’eterna rivalità tra i due compagni di squadra.
Ad Aragón però il mondiale cambiava faccia, e la perentoria doppietta di Chaz Davies sembrava rimettere tutto in discussione. In Spagna l’impressione era che la Ducati avesse colmato il gap che la separava dalla Ninja dei due anglosassoni, ma due settimane dopo, nelle gare di Assen, Johnny rimetteva le cose a posto con un’altra doppietta.
A Imola, gara di casa della Ducati, la doppia vittoria toccava invece a Davies, ma Rea limitava i danni con due secondi posti.
Il circus della Superbike si spostava in Malesia, e sull’asciutto di Gara-1 Sykes vinceva davanti a Rea e Davies; mentre Gara-2, disputata inaspettatamente sotto la pioggia, salutava la prima vittoria mondiale di Nicky Hayden, con Rea terzo davanti a Giugliano.
Si arrivava così a Donington, giro di boa del campionato, con Rea in vantaggio di 42 punti su Davies e ben 70 su Sykes, che aveva collezionato uno zero ad Assen e solo 8 punti nella gara bagnata di Sepang.
Rea sino a quel punto era stato uno schiacciasassi : 5 vittorie, 5 secondi posti e 2 terzi posti nelle 12 gare sino ad allora disputate. Campionato chiuso? Nemmeno per sogno, perché a Donington Park Sykes aveva sempre vinto, e lo ha fatto anche quest’anno, superando il record di otto vittorie consecutive sul tracciato inglese. Con una schiacciante doppietta Tom è tornato a casa con 50 punti, contro i 36 del suo compagno di squadra e i 13 di Davies, caduto nella gara di sabato.
Ma è proprio quando Sykes pensa di aver riaperto il campionato che a Misano Rea lo annichilisce con l’ennesima doppietta. Tom limita i danni con due secondi posti, ma ora deve recuperare 66 punti al nordirlandese, mentre Davies cade ancora e si porta a 99 punti dalla vetta.
Ma in Superbike le sorprese non mancano di certo, e a Laguna Seca, dopo aver vinto la gara di sabato, Rea è costretto al ritiro il giorno successivo per problemi al cambio della sua ZX-10R. Sykes è bravo ad approfittarne e a recuperare 25 punti in classifica.
La Superbike va in letargo estivo con una classifica che vede Rea in vantaggio di soli 46 punti su Sykes, mentre Davies, caduto in Gara-1 e a 108 punti da Johnny, deve dare l’addio definitivo al titolo mondiale.
L’assurda pausa estiva si conclude in Germania, al Lausitzring, dove è ancora il cambio a tradire e a far cadere il nordirlandese. La gara è vinta da Davies con Sykes secondo. Ora Tom è a sole 26 lunghezze dal suo compagno di squadra. Il giorno successivo piove e Rea compie un capolavoro di bravura, equilibrio e determinazione, andando a vincere mentre il bagnato tradisce Sykes, che cade. Le distanze sono ristabilite, ma Gara-1 ha di fatto condizionato il finale di campionato del campione del mondo, che ora sa che basta un passo falso per ritrovarsi addosso il suo più temuto rivale. I due round di Magny Cours e di Jerez ci mostrano un Rea calcolatore, che riesce a placare la sua voglia di vincere e che controlla Sykes da vicino, con un occhio alla pista ed uno alla classifica. Si arriva così all’ultimo round di Losail, con Rea che può gestire le ultime gare, forte dei suoi 48 punti su Sykes.