SBK, Savadori primo nelle cronometrate a Phillip Island

SBK, Savadori primo nelle cronometrate a Phillip Island
La pioggia mischia le carte. Primo tempo per Savadori davanti a Camier e Laverty. Nell’ultimo turno Rea ci prova, ma è solo quinto davanti a Melandri. In crisi Davies, nono
23 febbraio 2018

La trentunesima edizione del campionato mondiale Superbike è iniziata oggi sul circuito di Phillip Island, in Australia.
E’ stata una giornata caratterizzata dalla pioggia, che si è divertita a bagnare la pista a tratti e a mischiare le carte in tavola. Come previsto dal nuovo programma, oggi si sono svolte tre sessioni di prove cronometrate.
La prima si è disputata sulla pista ancora bagnata dalle piogge cadute in nottata. Primo tempo per Melandri, che ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere nelle prove ufficiali e si è dimostrato a proprio agio anche sul bagnato, così come Rea, che ha chiuso al secondo posto a un decimo dall’italiano della Ducati.

Il weekend è iniziato bene per Eugene Laverty, terzo davanti a Forés e a Lowes. Sorprendente il sesto posto del debuttante Jacobsen, che in queste difficili condizioni ha trovato un buon feeling con la sua Honda, tanto da precedere Camier e Davies, solo ottavo. Così come era avvenuto nei test di inizio settimana, il gallese non ha brillato e non si è mai affacciato alle zone alte della classifica. Hanno chiuso la top ten VdMark e Yonny Hernandez, finalmente in luce con la Kawasaki di Pedercini. Solo undicesimo Sykes e tredicesimo il nostro Savadori, che si è però preso la rivincita nella seconda sessione.
La pioggia non si era più fatta vedere e la pista era ormai asciutta, ma visto il cielo grigio, che non prometteva nulla di buono, i piloti hanno spremuto subito tutti i cavalli delle loro superbike ed i tempi hanno iniziato a scendere. Sono stati molti ad avvicendarsi in testa alla classifica, e proprio sul filo di lana, nell’ultimo giro utile, il giovane pilota dell’Aprilia ha spinto come un forsennato, portando a termine un giro fantastico in 1’30”407: due decimi in meno del tempo con il quale Rea si era aggiudicato i test ufficiali, e 11 decimi in meno del suo best lap sempre nei test di inizio settimana.

 

Leon Camier
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Stupisce il primo posto di Savadori, mentre il secondo di Camier (che migliora di otto decimi il suo tempo delle prove) rappresenta la conferma di come l’inglese abbia trasformato la sua CBR, che ora riesce ad essere molto veloce, se non altro sul giro secco. Cosa potrà fare la Honda sulla distanza di gara resta un mistero, che verrà svelato solo domani, ma già il fatto di andare forte in prova è quasi un miracolo, se pensiamo ai risultati della Fireblade dello scorso anno.
Terzo posto per Laverty, davanti a Sykes e Melandri. “Vincotuttoio” Rea si è preso una pausa ed ha chiuso in sesta posizione. Evidentemente Johnny non era alla ricerca del giro veloce (ha girato mezzo secondo più lento rispetto ai test) ma stava lavorando in ottica gara.

Alti e bassi in casa Yamaha, con VdMark che ha chiuso settimo, mentre Lowes ha pensato bene di cadere quasi subito, con la sua R1 che rimbalzando nella via di fuga ha perso i pezzi e la possibilità di proseguire il turno.
Bene Fores ottavo e male Davies che ha chiuso con un anonimo nono posto. Oltre a Lowes è caduto anche Loris Baz che ha dovuto far ricorso alle cure della clinica mobile ed è dolorante alla spalla destra.

Prima del terzo ed ultimo turno di prove cronometrate, la pioggia è tornata a bagnare il circuito australiano, che è andata via via asciugandosi sino ad essere nuovamente asciutta solo nei minuti finali, nei quali i piloti si sono impegnati nel tentativo di migliorare i loro tempi. C’è riuscito Rea, che ci ha provato sino alla fine, ma ha recuperato una sola posizione ed ha chiuso quinto.
Si sono leggermente migliorati anche i ducatisti Fores e Davies, che hanno però mantenuto le stesse posizioni. Il progresso più rilevanti è stato quello ovviamente quello di Lowes che è passato dall’ultimo al decimo posto, acciuffando quindi in extremis l’accesso diretto alla Superpole2. Ne restano esclusi tra gli altri l’americano Gagne con la seconda Honda, il debuttante Razgatliuoglu, Jordi Torres, che nella seconda sessione era apparso in crisi con la sua MV, Ramos, Mercado, Hernandez e lo sfortunato Baz che non ha preso parte alla terza sessione a causa del dolore alla spalla.

Marco Melandri
Marco Melandri

 

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