Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
E solo pretattica? Forse non basteranno nemmeno le qualifiche di domani e la Superpole, per capire se Max si sta nascondendo o se invece davvero il Corsaro debba ancora lavorare molto per mettere a punto la sua Aprilia. Le sue dichiarazioni al termine delle prime due sessioni di prove cronometrate ci hanno mostrato un Biaggi preoccupato per le condizioni della sua RSV4 e per il poco tempo ancora a sua disposizione per renderla competitiva, tanto da poter competere con i suoi avversari. Affermazioni che però di fatto stridono con la prima posizione con la quale ha concluso la giornata odierna. Gli abbiamo anche chiesto se oggi avesse migliorato i tempi che aveva fatto segnare nei suoi test di inizio settimana, ma Max ha risposto che... non se lo ricordava. Dall’alto della sua esperienza il sei volte campione del mondo sa che è sempre meglio mettere le mani avanti e non scoprire le proprie carte se non al momento opportuno. Max dice di non avere ancora trovato l’assetto giusto, ma poi si lascia scappare che rispetto a Misano qui i suoi avversari troveranno un Max più “salato”.
Sei soddisfatto della giornata odierna?
«Non troppo. Questo pomeriggio avrei preferito potermi misurare con i miei avversari, ma non è stato possibile. Inoltre stiamo ancora lavorando sia sull’assetto della mia RSV4 che sul cambio e c’è ancora molto da fare. La pioggia che ha ostacolato i miei test ci ha fermato anche oggi e quindi non siamo ancora a posto. Se avessimo già trovato il bandolo della matassa oggi avrei dovuto solo mettere benzina e partire. Purtroppo non è così e stiamo ancora apportando importanti cambiamenti alla nostra moto».
Quindi domani speri in una giornata senza pioggia?
«Sì, spero che sia una giornata asciutta in modo da poter sistemare al meglio la mia RSV4. Non mi importa quale posizione occuperò al termine delle prove, ma voglio trovare la strada giusta per rendere competitiva la mia moto. Quando fai tutta la stagione riesci a capire più rapidamente dove intervenire. A volte ti bastano pochi giri. Nelle mie condizioni attuali di wild card è invece più difficile comprendere dove dobbiamo lavorare. Richiede più tempo. Inoltre con i nuovi regolamenti possiamo apportare solo poche modifiche e questo di certo non ci aiuta. Anche per questo nel pomeriggio io avrei voluto girare, ma le condizioni della pista me lo hanno impedito».
Rispetto a Misano sarai meno tenero con i tuoi avversari?
«Misano è passata. Là ero stato dolce, ma qui voglio lasciar perdere il dolce e passare al salato».
Come hai trovato i tuoi avversari?
«Devo dire che qui la Ducati è davvero veloce. Penso sia dovuto anche ai nuovi regolamenti perché quando mai si è vista una bicilindrica con una velocità di punta di meno di due chilometri inferiore rispetto ad una quattro cilindri? Anche qui la Kawasaki ha confermato di essere molto competitiva e di essersi adattata meglio di tutti alle nuove regole. Hanno fatto davvero un ottimo lavoro sulle loro moto».