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Shaun Muir è il classico manager inglese, schietto e di poche parole. Lo abbiamo incontrato a Magny Cours per conoscere i programmi futuri del team SMR (Shaun Muir Racing), e lui ci ha spiegato molto chiaramente quali sono le sue intenzioni, e di come stia lavorando non solo per il 2019, ma anche per gli anni a venire.
Proveniente dal BSB, il team SMR è approdato al mondiale Superbike nel 2016, schierando i piloti Karel Abraham e Joshua Brookes, su BMW. Un primo anno di transizione avaro di risultati, tanto che l’anno successivo sono cambiati piloti e moto. Da BMW ad Aprilia, con il veterano Eugene Laverty, di ritorno dalla MotoGP, ed il giovane pilota Aprilia Lorenzo Savadori. In cerca di risultati e di continuità, quest’anno Muir ha confermato entrambi i piloti così come il suo accordo con Aprilia, ma il prossimo anno potrebbe cambiare tutto.
Quali sono i vostri programmi per il 2019?
Anche nel 2019 il mio team parteciperà al campionato mondiale Superbike.
Giravano voci di un vostro possibile ritorno al British Superbike...
«Assolutamente no, non avrebbe senso. Tanto varrebbe ritirarsi o darsi al golf. Abbiamo avuto tre anni difficili, ma ora siamo finalmente un team competitivo, e contiamo di esserlo anche il prossimo anno».
Con quale moto?
«La situazione ad oggi è che Milwaukee ha deciso di non proseguire come main sponsor. Dopo sei anni di collaborazione, tre nel BSB e tre nel mondiale Superbike, hanno deciso di continuare ad essere nostri sponsor, ma in modo minore. Hanno molti nuovi progetti, e quindi vogliono fermarsi per un anno. Stiamo trattando con Gulf, che è già presente sulle nostre carene, ma anche con un altro grosso sponsor, che speriamo di comunicarvi molto presto. Avrei voluto definire tutto, sponsor e programmi, già a Portimão, ma purtroppo i tempi si sono allungati. Abbiamo fissato l’incontro definitivo con il main sponsor per giovedì 4 ottobre, e subito dopo confido di potervi dare l’annuncio ufficiale. Ovviamente da questo incontro dipenderà l’entità del nostro budget per il prossimo anno e per quelli successivi, quindi al momento non posso dirti con quale moto e con quali piloti correremo».
Proviamo a fare delle ipotesi...
«Le ipotesi sono presto fatte. Se troveremo lo stesso budget di quest’anno e i nostri programmi dovessero quindi essere a breve termine, allora continueremo con Aprilia. Dovremo trattare il rinnovo con la Casa italiana e ci saranno molte cose da rivedere, ma se vogliamo essere competitivi a breve dobbiamo continuare con questa moto. In questo modo tra l’altro non butteremo via la grande mole di lavoro svolta in questi ultimi due anni. Se invece decideremo assieme agli sponsor di iniziare un progetto a lungo termine, della durata di almeno tre anni, allora le possibilità sono due: BMW o Ducati. L’ipotesi legata alla Casa italiana sarebbe a medio-lungo termine, mentre quella con la casa tedesca sarebbe di almeno tre anni. Abbiamo già iniziato una trattativa con entrambe per valutare l’investimento necessario».
Se correste con BMW sareste probabilmente il loro team di riferimento, mentre con Ducati sareste solo un team satellite.
«Sì, è vero, ma a medio termine la Panigale V4 dovrebbe essere una moto competitiva, mentre con ogni probabilità servirebbe più tempo per portare ai vertici la nuova S1000RR. Questo considerando anche il backgound racing delle due aziende».
Parliamo di piloti...
«Se resteremo con Aprilia non ci sono dubbi: Laverty e Savadori. Se invece dovessimo cambiare moto si potrebbe valutare una conferma di Laverty, ma anche l’ingaggio di Melandri o Sykes, due piloti veloci e nello stesso tempo in grado di lavorare con la nostra squadra allo sviluppo di una moto nuova. Abbiamo già avviato i primi contatti, ma come ti dicevo, potremo decidere tutto tra pochi giorni».
Oltre alle possibilità Yamaha per Melandri e Honda per Sykes, ci sarebbe quindi anche un ipotesi Ducati o BMW. La Casa italiana ha fissato la deadline per gli ordini della Panigale V4 racing tra due settimane, resta quindi poco tempo a Mr.Muir per prendere la sua decisione. Per quanto riguarda invece il colosso di Monaco, sembra che Markus Schramm, che dal 1 maggio è il nuovo direttore generale della sezione moto di BMW, abbia intenzione di tornare ad investire nel mondiale delle derivate dalle lla serie. Per la Casa tedesca non si tratterebbe di creare un team ufficiale, ma di supportare tecnicamente una squadra già esistente, ed impegnata in Superbike. Ed il team SMR potrebbe essere la soluzione ideale.