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Sykes vince per la nona volta consecutiva a Donington Park, proprio nella gara che vede la caduta di Davies e soprattutto quella di Rea, con il campione del mondo che incassa il suo primo zero di questa stagione, per una classifica che si riapre completamente.
Il più veloce al via è stato Davies, che è poi rimasto in testa sino alla fine del settimo giro, quando è caduto alla curva Goddard quella che immette sul traguardo. Il gallese della Ducati è risalito in sella ed ha iniziato un gran recupero che lo ha portato a chiudere all’ottavo posto. A quel punto Rea, che lo seguiva a pochi secondi ha avuto via libera. Johnny è rimasto in testa sino al diciassettesimo giro, ma alle sue spalle incombeva un velocissimo Tom Sykes, il re di Donington, che ha iniziato ad abbassare i suoi tempi sul giro e a rosicchiare decimi di secondi al suo compagno di squadra. Nel quattordicesimo giro Sykes ha superato Rea alla Melbourne, ma poi è arrivato lungo alla Goddard e il campione del mondo lo ha ripassato. Ma il ritmo di Sykes era nettamente superiore e dopo alcuni giri passati a studiare il suo avversario, al diciottesimo giro il numero 66 della Kawasaki ha sferrato l’attacco decisivo e si è portato in testa. In pochi secondi il suo vantaggio nei confronti di Rea è aumentato in modo anomalo, a causa di un problema alla gomma posteriore di Johnny che nel ventesimo giro era vittima di un highside. Una volta riportata ai box la Ninja n.1 presentava un taglio allo pneumatico posteriore. I tecnici Pirelli stanno studiando la gomma, ma è probabile che la stessa si sia sgonfiata causando la caduta del pilota Kawasaki e si sia poi rotta nell’highside o durante la rovinosa caduta.
Per fortuna comunque nessuna conseguenza fisica per Johnny, ma gara finita e zero punti in classifica.
Con Tom ormai lanciato verso la sua prima vittoria stagionale, alle sue spalle Haslam, autore di una grande gara, andava a chiudere al secondo posto con la Kawasaki del team Puccetti, mentre Lowes conquistava il terzo gradino del podio, beffando Melandri alla Melbourne. Il giovane pilota della Yamaha a causa di un contatto subito dopo il via alla prima curva, aveva concluso il primo giro al diciannovesimo posto. Una rimonta davvero incredibile lo ha portato sino al podio finale, il primo della R1 in questo campionato 2017.
Melandri ha fatto una gara giudiziosa adattandosi ad una moto che nelle prove non era riuscito a mettere a punto e avrebbe conquistato il settimo podio se Lowes non lo avesse superato a poche curve dalla bandiera a scacchi.
Quinto posto per VdMark, davanti a Camier e alla sorpresa Mercado. L’argentino è stato davvero bravo a chiudere al settimo posto, primo delle Aprilia, una gara che lo ha visto anche in quarta posizione.
Grande la delusione di Davies, che cade ancora una volta in una curva lenta, come gli era già successo ad Aragon e a Buriram. Così come in Tailandia anche oggi Chaz è risalito in sella per poi chiudere all’ottavo posto, ma resta il grande rammarico di aver gettato al vento un risultato che gli avrebbe consentito di recuperare molti punti in classifica nei confronti di Rea.
Gara difficile quella di Savadori che così come in prova ha pagato i problemi di assetto della sua RSV4. Lorenzo ha terminato la sua gara al dodicesimo posto, davanti al compagno di squadra Laverty, partito bene, ma sparito poi nelle parti basse della classifica mano a mano che le sue gomme si usuravano.
Gli altri italiani : raccoglie un punto De Rosa, quindicesimo davanti a Badovini e De Angelis. Russo si è ritirato così come hanno fatto Bradl e la wild card Dixon.