Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Interrotto il rapporto sportivo (quello commerciale è ancora attivo) ultra decennale che lo legava alla Honda, il team Ten Kate ha dovuto riorganizzare completamente la propria squadra, e soprattutto trovare una moto competitiva con la quale poter rientrare nel campionato mondiale Superbike. Scartata l’ipotesi Suzuki, che non è al momento interessata ad un impegno in Superbike, il team olandese sembra aver raggiunto un accordo con la Yamaha, che gli fornirà una moto "clienti" destinata a Loris Baz.
Il problema maggiore, dando per scontato che Ten Kate abbia trovato il budget necessario per disputare un’intera stagione in Superbike, è rappresentato dalle tempistiche, in quanto ben difficilmente Yamaha gli potrà fornire una moto (che sarebbe la quinta R1 in Superbike) in tempo per l'appuntamento di Aragón.
Una possibile soluzione, oltre a quella di rimandare il rientro alla successiva gara di metà aprile ad Assen, a pochi chilometri dalla sede storica della squadra olandese, potrebbe essere quella di correre nel terzo round del Motorland Aragón con una R1 stock.
L’operazione è stata appoggiata da Dorna, non dal punto di vista economico, ma intervenendo presso la Yamaha affinché preparasse una quinta superbike. Le ragioni sono principalmente tre. La prima è che ovviamente al promoter spagnolo fa piacere il rientro di un team storico come quello olandese; la seconda riguarda la possibilità di aumentare il numero di moto in griglia, e la terza, forse la più importante per Dorna, è quella di poter schierare un pilota francese. Un fattore molto importante per mantenere vivo l’interesse dei transalpini nei confronti del campionato, e per non perdere di conseguenza uno degli ultimi “avamposti” della Superbike: il circuito di Magny Cours.
Tra i candidati a salire sulla moto del team Ten Kate c’era anche il nostro Lorenzo Savadori, che ha ampiamente dimostrato di meritarsi una moto in Superbike, ma come sappiamo ormai gli interessi economici e “politici” hanno la meglio rispetto a quelli prettamente sportivi. Questa considerazione, ovviamente, senza nulla togliere ad un pilota del calibro di Loris Baz, che sino a pochi anni fa correva in MotoGP.